L’ennesimo week-end di dubbi, rigori e critiche si è abbattuto sulla Serie A. Tanti gli episodi che anche questa settimana si sono presi la scena e che sono stati argomento di dibattito nel corso di Open Var in diretta su DAZN. Anche grazie all’ex arbitro Mauro Tonolini collegato da Lissone, nel corso del programma diretto da Giorgia Rossi ci si è concentrati su diversi episodi – e dinamiche – che hanno investito l’ultima giornata di campionato.
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Bologna-Milan: “Braccio Fabbian? Non punibile”
Si è partiti dal tocco di braccio di Fabbian in Bologna-Milan (recupero della nona giornata di campionato). La dinamica: angolo dalla destra, spezzata di testa di un calciatore del Bologna con la palla che sbatte sul polso di Fabbian e termina sui piedi di Castro che segna il gol del momentaneo 1-1. Nell’audio pubblicato a Open Var si sente la Sala VAR comunicare a Mariani “No, è solo un rimpallo, non è punibile e poi fa gol. La mano non è punibile”. Una decisione condivisa anche da Mauro Tonolini: “Il tocco di mani di Fabbian non è punibile, il pallone sbatte sul polso e poi arriva a Castro che poi segna: decisione corretta da parte di Mariani. Il concetto di immediatezza è un concetto che vale prima del 2021: ora è punito solo se il marcatore tocca con la mani”.
Bologna’s Santiago Castro goal 1-1 during the Serie A Enilive 2024/2025 match between Bologna and Milan – Serie A Enilive at Renato Dall’Ara Stadium – Sport, Soccer – Bologna, Italy – Thursday February 27, 2025 (Photo by Massimo Paolone/LaPresse)
Open Var: il tocco col braccio di Dumfries e il rigore in Udinese-Parma
È stato poi il turno del tocco col braccio di Dummfries nel corso di Napoli-Inter. Uno degli episodi più discussi del week-end su cui Tonolini non ha dubbi: “Stacca il braccio e non aumenta il volume del corpo. Corretta la lettura di Doveri in campo e suffragata dalla sala VAR. Non aumenta il volte in nessun caso”. Tanti dubbi, invece, in occasione del calcio di rigore in Udinese-Parma. La dinamica: Thuavin porta palla sulla destra, si accentra e calcia verso la porta di Suzuki. Balogh, in caduta, colpisce con il braccio e Maresca indica il dischetto. “Dinamica diversa da quella di Dumfries”, ha detto Tonolini. “Balogh va ad allargare il braccio che esce dalla sagoma del corpo. Fa se stesso più grande e va ad intercettare. Questo, per noi, è un caso di tocco di mano punibile ed è corretto il richiamo al OFR per il calcio di rigore”.
Dumfries (Lapresse)
Una dichiarazione che ha alimentato i dubbi di Marco Parolo che ha risposto, quasi stizzito, al componente della CAN di A e B. “Da ex calciatore faccio fatica perché nella dinamica è l’unico posto in cui può mettere il braccio”, ha commentato l’ex Lazio. “Non avrebbe mai potuto tenerlo in avanti. Sta cadendo in avanti. Da ex calciatore non so dove avrebbe potuto mettere quel braccio”. Tonolini ha aggiunto: “La differenza con Dumfries è che quando avviene il contatto mano-palla avviene fuori dalla sagoma, non di fronte al viso. Per questo è stato punito. Non è una mano che copre il viso”.
Fermo immagine o dinamica: dov’è l’uniformità di giudizio?
Nessun dubbio, invece, per sul contatto Musah-Dia. “Tocca il pallone, per me va bene”, dicono dalla sala Var. Una decisione condivisa anche da Tonolini: “La lettura di Manganiello dal campo è eccellente. Musah interviene sul pallone quindi non è fallo”. Restano però i dubbi per l’ennesimo week-end condizionato da falli di mano, dubbi ed errori. L’assenza di un’uniformità di giudizio è ormai una costante, così com’è una costante la valutazione sul fermo immagine e non sulla dinamica (come dovrebbe invece essere, regolamento alla mano) dell’azione.
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