Bayern Monaco-Inter, quanta rabbia e chiacchiere nel pre-gara
Dire che l’Inter di Simone Inzaghi è chiamato a compiere un’impresa in casa del Bayern Monaco è pari a un’ovvietà. Lo dicono i numeri, la storia e il rendimento delle due formazioni. Due tra le maggiori super potenze europee impegnate nell’atto primo dei Quarti di UEFA Champions League. Una sfida che trasuda storia, intrisa di obiettivi e chiacchiere: quelle che ha provato a zittire, stizzito, Inzaghi dopo il 2-2 di Parma. Le stesse che ha tentato di sviare Kompany in merito agli infortuni e al ritiro di Thomas Muller.

La rifinitura del Bayern Monaco (LaPresse)
Bayern Monaco-Inter all’insegna delle sorprese per i bookmakers
Il fattore assenze e le parole di Kompany e Inzaghi
Parole e discorsi che nei 90’ dell’Allianz Arena saranno – per forza di cose – zittite dal campo. Certo, gli infortuni si stanno prendendo (quasi) tutta la scena. Le assenze sono risapute: Neuer, Alphonso Davies, Upamecano, Ito, Pavlovic, Musiala, Coman e il giovane Buchmann per i bavaresi. Dumfries, Taremi, Zielinski, Dimarco (“più no che sì”, ha detto Inzaghi) e lo squalificato Asllani per i nerazzurri. Praticamente un undici titolare, con annesse tre sostituzioni che seguiranno la partita dalla tribuna o da casa. Ma per entrambi i tecnici, il mantra è stato simile: “Non mi lamento degli infortuni, possiamo segnare a chiunque”, ha detto Vincent Kompany. Più nervoso Simone Inzaghi: “Questi ragazzi dovrebbero essere ancora più applauditi di quello che sono: sono due mesi che abbiamo difficoltà, siamo qui senza cinque giocatori e invece si parla solo delle assenze del Bayern”.

La smorfia di Simone Inzaghi (LaPresse)
Bayer, dominio assoluto all’Allianz: Inter, è l’ora dell’impresa
Parole intrise di rabbia che – probabilmente – saranno saranno trasformate in stimolo per affrontare i 90’ del catino bavarese. Infortuni a parte, il dato più eloquente di questo Inter-Bayern Monaco è, senza dubbio, il rendimento casalingo in Champions dei tedeschi. Le statistiche parlano chiaro: il Bayern non perde all’Allianz Arena da quattro anni. L’ultima volta: il 7 aprile 2021, contro il PSG in un match rocambolesco terminato 2-3 in favore dei parigini.

Bayern players celebrate after a goal during the German Bundesliga soccer match between Augsburg and Bayern Munich in Augsburg, Friday, April 4, 2025. (AP Photo/Matthias Schrader)
Da allora è stato un dominio assoluto per le tre stagioni a seguire. Nel 2021-22, il Bayern ha disputato cinque partite di Champions tra le mura amiche centrando quattro successi e un pareggio (1-1 contro il Villarreal) costato l’eliminazione ai quarti. Discorso pressoché identico nel 2022-23: quattro vittorie e un pareggio nei cinque precedenti e cammino in Champions chiuso con l’eliminazione ai quarti dopo l’1-1 interno contro il Manchester City. Quattro vittorie e due pareggi (0-0 contro il Copenhagen ai gironi, 2-2 contro il Real Madrid in semifinale) nel 2023-24 mentre quest’anno il rendimento dice cinque vittorie e un pareggio (1-1 ai play-off contro il Celtic Glasgow) in sei precedenti.
Un rendimento, quello del Bayer, che l’Inter di Simone Inzaghi sarà chiamato a scardinare. È risaputo: lì dietro (complici anche le assenze) i bavaresi concedono qualcosa. Che possa essere l’occasione giusta per interrompere un dominio che va avanti da quattro anni?
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