Non avrà le sembianze di Tom Cruise, ma la notte in casa Juve assomiglia in tutto e per tutto a un nuovo film della saga “Mission impossible”. Il clima in casa bianconera è incandescente: non potrebbe essere altrimenti dopo due settimane drammatiche. Prima l’addio alla Champions, poi alla Coppa Italia. Un percorso che sembra ripercorrere le ombre del Milan di Sergio Conceiçao. Ma con una – grande, quando abissale – differenza. La Vecchia signora può, seppur in parte, salvare la stagione. L’imperativo categorico è centrare il quarto posto. L’ultimo (molto probabilmente) che concederà un pass esclusivo per la ricchissima UEFA Champions League 2025-26. L’obiettivo minimo per provare a mettere da parte – anche solo in parte – i mugugni e presentarsi a fine stagione con almeno un obiettivo raggiunto.
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Juve, clima teso: contestazione totale
Sulla carta, il quarto posto in campionato è più che fattibile. La road map dice che mancano 12 partite dalla fine dei giochi e, superato lo scoglio Hellas Verona, settimana prossima andrà in scena lo scontro diretto contro l’Atalanta. Due impegni, quello odierno e quello di settimana prossima contro i bergamaschi, che s’insinuano in un clima di contestazione totale. Come annunciato nei giorni scorsi, nella serata di domenica 2 marzo una folta rappresentanza di gruppi organizzati si è ritrovata davanti alla Continassa per protestare. Dirigenza, Thiago Motta e giocatori: tutti sotto accusa dietro uno striscione che recitava: “Dirigenza assente, allenatore e giocatori imbarazzanti. Avete rotto il c***o tutti quanti! La Juve siamo noi“.
La contestazione dei tifosi della #Juventus nel video di _curvasudbianconera_1897 su Instagram: "Dirigenza assente, allenatore e giocatori imbarazzanti, avete rotto il caxxo tutti quanti" pic.twitter.com/jgPr6jjblL
— Mirko Nicolino (@mirkonicolino) March 2, 2025
Striscione e clima teso che hanno fatto da contro dai cori contro Thiago Motta e l’invito – più o meno esplicito – a tirare fuori gli attributi. Poi la conferma: la contestazione proseguirà anche in occasione della sfida contro l’Hellas e, presumibilmente, settimana prossima nella sfida che chiave contro l’Atalanta.

Kolo Muani-Dusan Vlahovic (Lapresse)
La sfida contro il Verona e le ambizioni di classifica
Prima della truppa di Gasperini, però, la Juve sarà chiamata a superare l’ostacolo Hellas Verona. Detto del clima infuocato che si respirerà allo Stadium, Thiago Motta potrebbe cambiare qualcosa e il primo a pagarne sarà Dusan Vlahovic che tornerà ad accomodarsi in panchina. Davanti ci sarà Kolo Muani con Kenan Yildiz, destinato a riprendersi la casacca da titolare dopo l’esclusione in Coppa Italia.
L’altro dubbio riguarda poi chi tra Koopmeiners e McKennie andrà a far coppia con Thuram in mezzo al campo. Di fronte, una formazione a caccia di punti salvezza: la zona retrocessione dista solo tre punti, ma il successo in extremis di settimana scorsa contro la Fiorentina ha dato nuova verve ai ragazzi di Zanetti. Per la Juve servirà, invece, una notte da leoni. Tacere la contestazione e volare vero la zona Champion: la mission (im)possible di Motta.
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