A partire dalle 12.30, il Cagliari di Claudio Ranieri ha ospitato il Lecce di Luca Gotti per la sfida inaugurale della domenica della 35ma giornata della Serie A 2023-2024. I sardi venivano dalla sconfitta pesante subita con il Genoa, mentre i giallorossi dal pareggio casalingo per 1-1 con il Monza. Al gol di Yerry Mina per i sardi al 26′, ha risposto la rete di Krstovic arrivata a sei minuti dal termine che vale il risultato finale di 1-1. Il Lecce sale a 37 punti e avvicina la salvezza, il Cagliari si porta a +4 sul 18mo posto.
PAGELLE CAGLIARI-LECCE 1-1
CAGLIARI
Simone Scuffet: 6,5. Di veri e propri tiri in porta il Lecce non ne produce, perciò il portiere ex Udinese ha pochi pericoli da fronteggiare. Fa molta attenzione ai possibili pericoli derivanti da palle inattive, uscendo sempre con i giusti tempi. Nel finale è reattivo nelle due occasioni arrivate subito dopo il pareggio di Krstovic.
Gabriele Zappa: 6,5. Prestazione di grande tenacia del terzino rossoblù. Per esigenze tattiche deve limitarsi a presidiare la sua fascia, senza avanzare in fase d’attacco. Chiude ogni finestrella possibile, bloccando le iniziative di Dorgu e Gallo. Dal 46′ Mateusz Wieteska: 5,5. Segue la stessa linea tattica dell’uomo che ha sostituito. Non deve scoprirsi e rimane ben coperto sulla destra per evitare di esser infilato. Nel finale è meno preciso e concede diversi pericoli agli avversari.
Yerry Mina: 7. Segue a uomo Krstovic e Piccoli, non dando mai possibilità agli attaccanti avversari di lavorare il pallone senza pressioni. Segna un gol importantissimo per la stagione dei rossoblù, deviando la conclusione strozzata di Gaetano.
Andrea Dossena: 6. Nel primo tempo non deve fronteggiare alcun pericolo, vista la sterilità della produzione offensiva giallorossa. Nella ripresa è costretto ad alzare la saracinesca per limitare i tentativi avversari.
Tommaso Augello: 6. Insieme a Luvumbo perfora continuamente la fascia destra dei salentini. Pochi i suoi palloni davvero pericolosi, ma l’ex Samp è sempre presente in fase offensiva, dando nuova linfa alla manovra d’attacco. Dal 76′ Paulo Azzi: 5,5. Entra in campo per sostituire lo stanchissimo Augello, l’uruguagio fa estremamente fatica nel contenere un frizzante Almqvist.
Nahitan Nandez: 6. Prova di carattere e personalità dell’uruguagio. Nonostante fisicamente sia minuto, è uno dei più puntuali nei contrasti aerei. Non alza molto la sua posizione, ma è molto volitivo nel recuperare il pallone nella propria metà campo. Purtroppo per i suoi è impreciso in marcatura su Krstovic nell’azione del gol. Dal 91′ Adam Obert: s.v.
Antoine Makoumbou: 6. Non è nel vivo della manovra offensiva, ma la sua presenza è utilissima per dare equilibrio e solidità al centrocampo dei padroni di casa. Rimane abbastanza coperto per evitare che gli avversari possano sfruttare le vie centrali.
Alessandro Deiola: 6. E’ molto abile in fase di pressing a recuperare il maggior numero di palloni possibili. Per una sua deviazione involontaria con la mano, il VAR gli nega la gioia del gol, arrivato grazie a una conclusione precisa dalla distanza.
Gianluca Gaetano: 5. Manca la sua qualità e il suo piede nella manovra offensiva sarda, che propone molto ma senza fluidità. Non trova spazio tra le linee difensive salentine, nascondendosi involontariamente dietro gli avversari, ma rovina il suo match con un intervento scellerato su Ramadani che merita il rosso diretto.
Zito Luvumbo: 6,5. Uno dei più pericolosi della formazione rossoblù. In velocità non si prende, e tutte le volte che parte palla al piede i difensori avversari non hanno i mezzi per fermarlo. Nel secondo tempo è costretto a fare reparto da solo. Dal 67′ Eldor Shomurodov: 5,5. Fa quel che può. Nel finale aiuta i compagni in fase difensiva invece di provare a tenere palla per ripartire, visto che i compagni non lo sostengono.
Gianluca Lapadula: 6. Non ha grandi occasioni nel primo tempo, eccezion fatta per il tentativo in rovesciata non andato a segno. Dà profondità all’attacco cagliaritano, permettendo ai suoi compagni di inserirsi in area con efficacia. Dal 46′ Ibrahima Sulemana: 6. Entra in campo per dare manforte al centrocampo. Il suo lavoro in interdizione è discreto, tant’è che il Lecce si rende pericoloso soprattutto sulle fasce.
All. Ranieri: 6. Ottimo l’approccio dei suoi, che con cattiveria e forza d’animo trovano il vantaggio nei primi minuti. Nell’intervallo modifica la formazione per sopperire all’inferiorità numerica, ma non ha le armi per contrastare i nuovi ingressi dei salentini. Arriva comunque un punto che fa classifica e può rivelarsi decisivo ai fini della salvezza.
LECCE
Wladimiro Falcone: 6. Solamente nei primi 25′ è chiamato in causa. Sia sul gol annullato a Deiola, che sulla deviazione vincente di Mina, non poteva far nulla di più. Per il resto non deve fronteggiare alcun pericolo dopo l’espulsione di Gaetano.
Valentin Gendrey: 5,5. Prova non positiva per il laterale francese. Viene spesso messo in difficoltà dalle galoppate di Luvumbo sulla sinistra. Davanti si fa vedere con discreta continuità, specialmente nel secondo tempo, senza crear nulla di interessante.
Federico Baschirotto: 6. Il roccioso centrale giallorosso riesce a tenere botta nonostante l’impetuosa ondata di palloni che deve liberare in area. Sbaglia poco o nulla, spazzando ogni sfera che gli capita nel suo raggio d’azione.
Marin Pongracic: 5,5. Come il compagno di reparto è molto attento sui palloni vaganti in area. Il VAR lo grazia, visto che è lui a perdere il pallone in uscita nell’azione del gol di Deiola, poi annullato per un fallo di mano, ma l’errore rimane.
Antonino Gallo: 6. Corre a perdifiato sulla fascia sinistra, mostrando di avere un’ottima gamba e tanta resistenza. Molto utile in fase di ripiegamento, dove si fa notare con un paio di diagonali ben effettuate.
Rémi Oudin: 5,5. Costretto ad abbassarsi per dare una mano a Gendrey, il transalpino non ha modo di accendersi in fase offensiva, dovendo invece ripiegare per contenere Luvumbo. Non riesce a incidere come al solito sui calci piazzati. Dal 72′ Pontus Almqvist: 6,5. Con la sua imprevedibilità cambia la partita. Dribbla chiunque gli capiti davanti a sé, provando soluzioni da qualsiasi posizione. Ottimo il suo tiro cross su cui Krstovic sbuca per siglare il gol del pareggio.
Alexis Blin: 5,5. Prestazione mediocre. Lo si vede pochissimo in azione, in entrambe le fasi. Davanti è completamente assente, giocando pochissimi palloni. Dietro non dà molta copertura, segno forse di una condizione fisica non al 100%.
Ylber Ramadani: 5,5. Il suo lavoro sporco lo esegue anche oggi, sebbene non sia efficace come al suo solito. Non sempre infatti è abile a schermare la propria difesa. E’ lui l’uomo colpito in pieno da Gaetano con un intervento che costa il cartellino rosso al cagliaritano. Dal 72′ Hamza Rafia: 6. Fornisce energie preziose al centrocampo salentino, dando il suo contributo in fase di pressing.
Patrick Dorgu: 5,5. Zappa difficilmente si alza, perciò non ha campo da sfruttare sulla sua fascia. Per farsi notare in avanti è costretto ad accentrarsi, senza trovar fortuna. Insieme a Piccoli non va a chiudere lo spazio su Gaetano nell’azione del gol di Mina. Dal 60′ Santiago Pierotti: 6. Dà più fisicità all’attacco giallorosso. Di testa è abile a trovare qualche spizzata interessante per i compagni, andando anche vicino al gol con una bella incornata respinta da Scuffet.
Nikola Krstovic: 6,5. Prova complicata per il montenegrino. Mina lo marca praticamente per tutto il campo, perciò non ha modo per girarsi come vorrebbe. Anche nella ripresa non è un fattore nei primi minuti, poi cambia marcia e inizia a lavorare con maggior precisione, trovando il gol del pareggio sfruttando il bel cross di Almqvist.
Roberto Piccoli: 5,5. Prestazione incolore la sua. Davanti non riesce a dialogare con Krstovic, allontanandosi troppo dal compagno di reparto. Non va in uscita su Gaetano in occasione del tiro su cui Mina ha trovato la deviazione vincente. Dal 46′ Nicola Sansone: 6. Non inizia così bene, poi però riesce a entrare nel vivo del gioco e crear scompiglio nell’area di rigore avversaria.
All. Gotti: 6. E’ bravo nel secondo tempo ad inserire Almqvist che ha cambiato l’inerzia del match. La sua squadra aveva pagato notevolmente l’avvio dirompente degli avversari, ma grazie all’espulsione di Gaetano e all’ingresso di un paio di forze fresche riesce a trovare il gol del pareggio, punto molto importante per avvicinarsi al traguardo dei 40 punti.
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