Lecce, l’impresa di un popolo: all’Olimpico una gara d’altri tempi
Fibrillazione: è l’aggettivo che meglio descrive le ultime 24 ore in casa Lecce. Uno stato di agitazione che ha accompagnato la truppa salentina nei 90’ minuti dell’Olimpico contro la Lazio. Attesa per un catenaccio che ha puntualmente respinto le sortite offensive di Pedro e compagni. La sofferenza degli oltre 4mila del settore ospiti giunti da ogni dove per spingere i propri beniamini verso la salvezza. Poi la festa: i tre fischi di Fabbri e l’urlo di liberazione di Giampaolo e calciatori. La festa negli spogliatoi per un successo che assume a tutti gli effetti i contorni di un’impresa.

Lecce supporter during the Serie A Enilive soccer match between SS Lazio and US Lecce at the Rome’s Olympic stadium, Italy – Sunday, May 25, 2025. Sport – Soccer. (Photo by Fabrizio Corradetti / LaPresse)
Conte re della comunicazione, Inzaghi fobia microfono: non basta il “demone” in panchina
I numeri (da rivedere) di una stagione clamorosa
Una cammino straordinario, quello del Lecce, nonostante una serie di difficoltà che hanno condizionato il cammino dei salentini per tutto l’arco della stagione. A partire dalle prestazioni e dai risultati altalenanti. Soprattutto a cavallo tra febbraio e aprile con un filotto di sconfitte consecutive (sette in otto giornate) che aveva riportato al Via del Mare un velo di scetticismo e preoccupazione.
La stessa che Krstović e compagni sono stati bravi a spazzare via nei 90’ dell’Olimpico condannando la Lazio ad un anno di magra in Europa. Ma l’impresa diventa titanica guardando i risultati delle ultime tre giornate: pari a Verona, vittoria in casa col Torino e, appunto, successo di misura contro i biancocelesti di Barone. Sette punti, tre risultati utili consecutivi (e due vittorie consecutive), che sono record per i pugliesi che solo in un’altra occasione non avevano perso per tre partite di fila. Era inizio stagione, dalla terza alla quinta giornata: successo contro il Cagliari e pareggi contro Torino e Parma.

during the Serie A Enilive soccer match between SS Lazio and US Lecce at the Rome’s Olympic stadium, Italy – Sunday, May 25, 2025. Sport – Soccer. (Photo by Fabrizio Corradetti / LaPresse)
Lecce, mal d’attacco: il dato principe da cui ripartire la prossima stagione
Ma il dato più sorprendente resta quello relativo ai gol realizzati: appena 27 (il peggiore di tutta la Serie A, alle spalle del Monza che ne ha segnati 28), a fronte dei 58 subiti. Una difficoltà in fase realizzativi per il Lecce che in sole cinque occasioni ha realizzato più di un gol: nei 2-2 casalinghi contro Parma e Monza e nel 2-3, sempre al Via del Mare, contro il Milan. Cui si aggiungono i successi – entrambi per 3-1 – in casa di Parma ed Empoli. E fa ancor più riflettere che quasi la metà dei gol (12) siano stati realizzati da Nikola Krstović. Dietro: Santiago Pierotti a quota quattro e Tete Morente a quota tre.

Lecce’s goalkeeper Wladimiro Falcone and Lecce’s Federico Baschirotto during the Serie A Enilive soccer match between SS Lazio and US Lecce at the Rome’s Olympic stadium, Italy – Sunday, May 25, 2025. Sport – Soccer. (Photo by Fabrizio Corradetti / LaPresse)
Il record e la soddisfazione di Giampaolo
Difficoltà a parte, la stagione 2024-25 è già entrata negli annali del club. Per la prima volta nella storia il Lecce giocherà per il quarto anno consecutivo in Serie A. Mai la squadra salentina era riuscita in questa impresa. Ci si era sempre fermati a tre stagioni di seguito in massima serie: nel triennio ’88-’91 e, più di recente, tra il ’99 e il 2002 e a cavallo tra il 2003 e il 2006.

Lecce’s head coach Marco Giampaolo during the Serie A Enilive soccer match between SS Lazio and US Lecce at the Rome’s Olympic stadium, Italy – Sunday, May 25, 2025. Sport – Soccer. (Photo by Fabrizio Corradetti / LaPresse)
Un traguardo che mister Giampaolo ha commentato, a caldo, senza nascondere le proprie emozioni. “La motivazione era forte: volevamo mantenere la permanenza per tre anni consecutivi. La squadra, nell’ultimo periodo, è cresciuta molto. La salvezza è stata meritata”. Passaggio doveroso sul gruppo: “Vedere che la squadra ti segue rende molto orgogliosi. I giocatori mi hanno sempre ascoltato, anche quando c’erano momenti di confronto. Si sono compattati in modo forte”. Poi la chiosa finale: “Abbiamo reso immortale Pantaleo Corvino”.
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