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Hummels annuncia il ritiro: i momenti più significativi, dal “tradimento” al Borussia, alle “vacanze romane”

Attraverso un lungo video che ripercorre le sue tappe di carriera, Mats Hummels ha annunciato il suo ritiro a fine stagione

Mats Hummels
Mats Hummels (© Lapresse)

E’ il giorno degli annunci pesanti: dopo quello di Kevin De Bruyne che lascia il City dopo 10 stagioni, arriva anche il ritiro dal calcio giocato di Mats Hummels. Una carriera costellata di successi (e qualche scelta controversa), per un totale di 644 partite ufficiali da professionista.

Una vita al Borussia, poi il “tradimento”?

Potete chiamarlo un cambio di rotta, una sterzata, perfino uno sbandamento di carriera. Eppure, il suo passaggio dal Borussia Dortmund al Bayern Monaco fa quasi giurisprudenza, segnando un punto di svolta nelle trattative tra i due club. Non è a tutti gli effetti, anche se ne ha la portata: le giovanili del club bavarese lo hanno cresciuto, prima che con i gialloneri diventasse bandiera e leader del cambio di paradigma ai vertici della Bundesliga. Sotto l’ombra ingombrante e stimolante del muro giallo infatti, Hummels è stato uno dei principali protagonista nella cavalcato al “Meisterschale” del 2011 e del 2012, che arrivavano a distanza di 9 stagioni dall’ultima volta.

Mats Hummels

Mats Hummels al Borussia Dortmund (LaPresse)

Indosserà anche la fascia da capitano del BVB per due stagioni, prima di cederla a Reus proprio nel 2015, l’anno precedente all’approdo controverso e criticato al Bayern. Una sorta di ritorno a casa, che però non ha l’effetto sperato e, nonostante i 7 trofei in tre stagioni, il nativo di Berdisch Gladbach torna a Dortmund. Riguadagnata gradualmente la fiducia di un popolo che era rimasto scottato dal suo addio così inatteso, Mats si riprende il ruolo di imperatore della difesa e capitano della squadra. E nelle ultime due annate, si consumano forse le due delusioni più intense e cocenti: dopo una eroica cavalcata, lo scudetto nel 2023 sfuma all’ultimissima giornata; stessa sorte gli toccherà in finale di Champions League lo scorso anno, battuto dal Real Madrid a pochi passi dal traguardo.

L’annata nella capitale: tra “vacanze romane” e polemiche extra-campo

Una partenza col freno a mano tirato

Lo strappo insanabile con Terzic provoca un altro scossone: il centrale approda a Roma per diventare leader carismatico di un reparto a cui servono le sue letture da fine conoscitore del calcio. L’ambientamento però è molto singhiozzato: con Juric la corda si spezza quasi subito, tanto che alla notizia dell’esonero del tecnico croato, il tedesco risponde con una stories Instagram molto provocatoria. “Io nelle ultime 72 ore” la didascalia, con un’espressione di impazienza nel conoscere il nome del nuovo allenatore, come per archiviare il rapporto conflittuale con l’ex Torino. Ranieri, come un “Maestro Yoda” della panchina, gli ridona la forza, gli riconsegna linfa vitale e lo piazza al centro della sua difesa. Mats risponde sul campo, scalando le marce e alzando l’intensità.

Mats Hummels

Mats Hummels (© Lapresse)

Quante polemiche fuori dal rettangolo verde

Non mancano però altre polemiche: dopo la caduta rovinosa in Coppa Italia contro il Milan, macchiata da un suo errore, il tedesco (insieme a Paredes) non viene convocato per la trasferta di Venezia. Il post in cui celebra la vittoria dei compagni, dichiarando di “tifarli a distanza”, attira qualche critica. Si infiamma ancora l’opinione pubblica anche ad inizio marzo: allo scarsissimo minutaggio post Milan (6 partite con 1 sola presenza) coincide un altro post criptico del classe 1988. Il solito carosello di scatti in giro per la città è accompagnato dalla didascalia: “E l’Oscar per la vacanza più lunga va a…”.

Una tremenda coincidenza, che su stessa ammissione di Hummels è stata male interpretata: nelle ore immediatamente precedenti infatti, era andata in scena la cerimonia degli Oscar. Il centrale aveva quindi approfittato dell’evento per costruire un gioco di parole su una battuta che molto spesso si ripresentava nei commenti del proprio profilo Instagram. In conclusione, calerà il sipario sulla carriera di un grande interprete del suo ruolo al termine di una stagione molto intensa e controversa, in linea con l’indole che da sempre lo accompagna.

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