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De Zerbi, troppa filosofia e caos a Marsiglia. “Non vi alleno”, Milan sicuro sia da big?

Il Milan è alla ricerca di un nuovo allenatore e anche De Zerbi è nel cast, ma il caos a Marsiglia ha fatto storcere il naso ai tifosi

De Zerbi Marsiglia Milan
Roberto De Zerbi, Marsiglia (Lapresse)

De Zerbi, caos Marsiglia e cast Milan tra dubbi e pensieri

“Non vi alleno”, avrebbe detto De Zerbi ai suoi giocatori dopo la sconfitta del Marsiglia contro il Reims. Ma non per il risultato, quanto per l’atteggiamento dimostrato. E anche Rabiot aveva lanciato l’allarme: “Se non volete andare in Champions basta dirlo”. Ora il tecnico italiano avrebbe perso la pazienza, anche se l’obiettivo è alla portata, e sarebbe dovuto intervenire addirittura Benatia per mediare, stando alla ricostruzione de L’Equipe.

Marsiglia-De Zerbi, cosa è successo

Tutto è iniziato lunedì pomeriggio, quando, secondo il quotidiano sportivo francese, De Zerbi avrebbe comunicato ai giocatori che non li avrebbe più allenati: “Volete farmi fallire? E allora falliremo tutti assieme“. Un vero e proprio schiaffo morale, dopo la sconfitta per 3-1 subita contro una squadra in lotta per la salvezza. Il Marsiglia punta alla qualificazione diretta in Champions League, cercando di conquistare almeno il terzo posto, attualmente occupato con un punto di ritardo rispetto al Monaco (secondo) e con due punti di vantaggio su Nizza e Lilla. Non una situazione tragica, ma De Zerbi non avrebbe apprezzato l’atteggiamento di un gruppo che ha collezionato quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, senza mostrare segni di reazione. Poca grinta e voglia di raggiungere il traguardo. La squadra ha trasmesso un senso di appagamento, perdendo quella determinazione e aggressività che fino a poco tempo fa avevano fatto la differenza nel gioco.

Per il valore di questo Reims e per il vostro livello, quella era una partita da vincere assolutamente anche senza l’allenatore in panchina, avrebbe detto l’ex calciatore di Udinese, Roma e Juventus. “Se io non vedo mai la mia famiglia, sarà lo stesso pure per voi” – avrebbe poi aggiunto. Dichiarazioni forte che sono la fotografia del momento delicato.

Tifosi Marsiglia

Tifosi Marsiglia – Lapresse

Troppa filosofia e poca concretezza

Io non vivo per il secondo posto e non vivo neanche per la vittoria. Io voglio riuscire a dare a chi alleno, e sono sempre riuscito, qualcosa che va oltre il risultato. Non mi parli di secondo posto. Non sono venuto qua per il secondo posto, nè per il terzo, il quarto e niente. Sono venuto qua per non vedere l’ora di entrare e giocare in questo stadio e far cadere lo stadio, solo per questo” – ha detto De Zerbi a inizio stagione. Forse una filosofia troppo radicata. Un’ideologia e un integralismo che al momento sembra sia stato sopraffatto da una mancanza di concretezza. Quando si arriva ad allenare una big o una squadra di livello, la comunicazione con i propri uomini diventa fondamentale. Saper gestire oltre che saper allenare. L’ex Sassuolo ha dimostrato di poter diventare un tecnico di livello, ma nel contesto giusto e con i giusti compromessi. Forse servirebbe più elasticità, mantenendo le proprie idee, ma senza dimenticare il DNA di chi ti ospita. Anche Guardiola ha cambiato modo di giocare al Bayern Monaco e ha vinto. Allora tutti possono fare un passo indietro.

Roberto De Zerbi, Marsiglia – Lapresse

Milan, sicuro di De Zerbi?

Un bel gioco, tanti complimenti da Guardiola, ma pochissimi trofei. De Zerbi fa sempre parlare di sé, ma ultimamente fuori dal campo. Dopo l’ottimo lavoro al Brighton la sua carriera sembrava decollare, ora al Marsiglia sta trovando qualche difficoltà “emozionale” dopo un’ottima prima fase di stagione. Il tecnico è anche nella lista del Milan, ma i tifosi iniziano a farsi alcune domande. “Serve un allenatore che metta la voglia di vincere al primo posto o un progetto con un mister che ha buone idee ma che possono scontrarsi contro un muro?”.

I rossoneri stanno valutando con attenzione, perché non possono più sbagliare guida tecnica dopo essersi fatti scappare Conte l’anno scorso. Il Diavolo è alla ricerca anche del ruolo di ds, con Paratici che sembrava ormai vicino a mettere nero su bianco, mentre ora sembra sia tutto saltato. Troppa confusione. E per decidere l’allenatore serve lucidità. A Leao e compagni non manca qualità, ma cattiveria e agonismo. Una serie di ingredienti che renda la squadra un buon piatto e non solo un assemblaggio di roba. De Zerbi può essere lo Chef? I dubbi crescono e il tempo diminuisce.

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