C’è mancato un soffio, ma il Como ha davvero rischiato di stendere la terza big consecutiva, dopo i successi contro Napoli e Fiorentina nelle scorse settimane. In vantaggio con merito al termine del primo tempo, la squadra di Fàbregas ha parzialmente sofferto la reazione della Roma nella ripresa. Tuttavia, né dopo il pareggio di Saelemaekers, né dopo il gol decisivo di Dovbyk, si è mai disunita, sfiorando la rete del pari anche in inferiorità numerica in seguito all’espulsione di Kempf.
Perchè il Como ha “vinto” a Roma?
Nonostante la sconfitta per 2-1, Cesc Fabregas ha voluto sottolineare come la prestazione del suo Como vada ben oltre il semplice risultato. L’allenatore spagnolo ha evidenziato una crescita mentale importante della squadra, un elemento che, a suo dire, rappresenta quasi una vittoria. Il Como, infatti, ha giocato buona parte della gara in inferiorità numerica, ma non ha mai smesso di lottare, dimostrando carattere e personalità.

Argentina, Nico Paz convocato da Scaloni (Lapresse)
Fabregas ha elogiato l’atteggiamento dei suoi giocatori, applaudendo anche i subentrati, protagonisti di un impatto positivo sulla partita. L’ex centrocampista ha poi analizzato alcuni aspetti da migliorare, tra cui la finalizzazione sotto porta e l’eccessivo numero di cartellini rossi ricevuti, che spesso penalizzano la squadra.
Tuttavia, ha ribadito che il Como sta seguendo un percorso di crescita che lo porta a competere ad alti livelli, come dimostrato dalle difficoltà che anche squadre di vertice come Milan e Juventus hanno avuto nell’affrontarlo. Il tecnico ha messo in risalto la solidità tattica del suo gruppo, sottolineando come la squadra sia tra quelle che concedono meno occasioni agli avversari in tutto il campionato.

Cesc Fabregas, Como (Lapresse)
Ciò che più conta, secondo Fabregas, è l’incredibile spirito di squadra mostrato dai suoi giocatori: un atteggiamento che non può mai essere negoziato e che rappresenta un valore imprescindibile per il Como. La voglia di combattere fino all’ultimo minuto e la capacità di mantenere alta l’intensità anche contro avversari di livello superiore sono segnali di un’identità forte e in continua crescita.
L’elogio di Ranieri
Ad impreziosire il lavoro svolto fin qui dall’ex centrocampista di Barcellona e Arsenal sono anche gli attestati di stima dei suoi colleghi e di alcuni calciatori. Gianluca Mancini a fine partita ha sottolineato quanta fatica abbia fatto la Roma per spuntarla sul Como, l’allenatore del Lecce Giampaolo si è espresso di recente sulla corsa salvezza e a proposito dei lariani ha ribadito: “Toglieteli dalla lotta per la non retrocessione”.
Lo stesso Ranieri prima della partita ci aveva visto lungo, nel primo tempo sembrava di stare realmente dal dentista. Il tecnico giallorosso, a telecamere spente, ha abbracciato Fabregas e gli ha detto con convinzione: “Non devi sperare nella mia carriera, farai molto di più. Te lo dico di cuore”.
A queste parole, Fabregas ha risposto con umiltà. “Mi basta la metà di quello che hai fatto tu”, ringraziando poi Sir Claudio ai microfoni dei media: “Lo ringrazio con tutto il mio cuore. È sempre simpatico. Sarei contento di una carriera come la sua. È una leggenda del calcio”.
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