I convocati per gli Europei Under 21 dicono una cosa molto importante, che va in controtendenza rispetto a quello che si era visto negli ultimi anni.
I tornei giovanili sono fondamentali per il percorso di crescita di un calciatore e l’Italia ha un pedigree tale da doverli affrontare con il meglio che c’è a disposizione, senza badare a equilibri tra Nazionali che hanno poco senso se, come per gli Euro Under 21, c’è da lottare per vincere un torneo che non vinciamo dal 2004 e soprattutto qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.
Per questo motivo Scalvini, Tonali, Carnesecchi, Udogie e Kean, tutti giocatori nel giro della Nazionale A hanno scelto l’Under invece di giocare la Nations League.
Una grande opportunità per Moise
Soprattutto per Moise Kean è davvero un torneo importante. Sbocciato giovanissimo con fisicità e istinti per il gol già buoni e sicuramente sviluppabili, ha vissuto annate strane tra Juve, Everton e PSG, dimostrando a volte di essere un centravanti davvero moderno e forte sotto porta, altre di essere ancora tatticamente e tecnicamente da costruire, oltre che avere un carattere complesso.
Questa opportunità può essere per lui decisiva, perché l’attacco di questa squadra confiderà molto in Moise Kean. Non avendo un grande creatore di gioco, la nostra manovra si appoggerà molto sulle due mezzali, Tonali e Bove (non male per quello visto in questa ultima fase della stagione), ma loro devono poter contare su un centravanti che sappia smarcarsi e fare male ogni volta che ne ha la possibilità.
Se Kean riesce a giocare molto bene in questi Europei, la sua carriera potrebbe prende anche un’onda positiva, in quanto la Juve lo considererebbe sempre più un potenziale titolare e da lì costruire una carriera diversa da quella che sembra in questo momento considerando il suo potenziale massimo.
Foto: LaPresse
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