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Juventus in forma stellare, Inter a picco: la Coppa Italia ribalterà i valori?

Per i nerazzurri, che in campionato annaspano, la semifinale può rappresentare un modo per ritrovare gioco e morale. Ma i bianconeri stanno volando

Max Allegri e Simone Inzaghi
Foto Spada/LaPresse 19 marzo 2023 - Milano , Italia - sport, calcio - Inter vs Juventus - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2022/2023 - Stadio San Siro. Nella foto: Massimiliano Allegri (Juventus F.C.); con Simone Inzaghi (Inter Milan); March 19 , 2023 Milan , Italy - sport, calcio - Inter vs Juventus - Serie A Football Championship 2022/2023 - San Siro Stadium . In the pic: Massimiliano Allegri (Juventus F.C.); Massimiliano Allegri (Juventus F.C.); con Simone Inzaghi (Inter Milan);

Derby d’Italia, atto terzo. Sfida che sa di tragedia, più che di commedia. Perché arriva nel momento migliore della Juventus e nel peggiore dell’Inter. Questa sera, all’Allianz Stadium (fischio d’inizio ore 21), si preannuncia battaglia. Di quelle vere, senza fronzoli. In palio c’è la finale di Coppa Italia, il trofeo più bistrattato del Belpaese. Premio di consolazione per i più, anche se non per tutti. I più agguerriti contestatori sostengono che sia un titolo che vale qualcosa solo quando lo vinci. Altrimenti lo snobbi. Non è poi così lontano dalla verità.

I bianconeri, nonostante il -15, in campionato stanno volando. Sette vittorie nelle ultime otto giornate, con una sola sconfitta: arrivata all’Olimpico, contro la Roma, per 1-0. Non proprio una squadretta, quella di Mou. La difesa è un bunker, la testa è incredibilmente leggera. Il capolavoro del conte Max, uno dei tanti da quando siede sulla panchina della Vecchia Signora. I nerazzurri, al contrario, tremano ogni volta che scendono in campo. Almeno è questa l’impressione da fuori. Barella e compagni sembrano oppressi da un peso invisibile che zavorra gambe e cervello. E infatti, nello stesso lasso di tempo, sono arrivate solo 3 vittorie (Milan, Udinese e Lecce) a fronte di 1 pareggio e 4 ko.

Derby spartiacque (di nuovo)

La speranza del popolo nerazzurro è che il derby (d’Italia, questa volta) rappresenti un nuovo punto di svolta. Fino alla stracittadina contro il Milan dello scorso 5 febbraio, infatti, la squadra di Simone Inzaghi stava mantenendo una buona andatura anche in Serie A. L’unico vero passo falso era arrivato con l’Empoli, in casa. Una sconfitta inaspettata, giunta dopo il trionfo di Riad in Supercoppa Italiana ottenuto battendo 3-0 i “cugini” rossoneri. Ma da quel 5 febbraio, in campionato, è calato il buio. Forse è colpa del 5, un numero che porta sfortuna all’Inter (il 5 maggio, forse, vi ricorda qualcosa).

Ma al di là di cabale e ricorsi storici, quest’anno anche il campo sta dicendo che la Juve ha qualcosa in più degli eterni rivali. I bianconeri hanno vinto entrambi gli scontri diretti giocati finora: 2-0 a Torino (Rabiot e Fagioli), 0-1 a Milano (Kostic). Sul piano del gioco non c’è mai stata grande differenza. Sono stati gli episodi a decidere le due contese di campionato. Ma se perdi due volte senza mai riuscire a segnare un motivo ci sarà. L’Inter, in entrambe le occasioni, è sembrata meno affamata. Ed è proprio questo il grande cruccio della stagione di Inzaghi.

Inter senza mordente, Juve favorita

Ciò che sembra più mancare all’Inter è il mordente. La grinta. La “garra”. Quella di Inzaghi sembra una squadra scarica e sgonfia, incapace di imporsi e imporre il proprio gioco all’avversario. Più che fisico il problema sembra mentale. Perché parliamo dello stesso gruppo che a ottobre ha eliminato il Barcellona pareggiando 3-3 al Camp Nou con una prestazione sontuosa. Cinque mesi dopo qualcosa si è rotto, e non parliamo solo degli infortuni (le assenze di Calhanoglu e Dimarco pesano come un macigno): Lukaku e Dzeko sono lontani parenti dei giocatori che erano, Martinez non sta di certo brillando (e allo Stadium non ha mai segnato), Skriniar sembra avere la testa già a Parigi.

Per questo motivo appare difficile prevedere un’inversione di rotta. La Juve, questa sera, parte sicuramente favorita. Lo dicono i numeri, lo dicono i valori del campo. Per di più Allegri se la giocherà con tutti i titolari ad eccezione di Perin, portiere di coppa. Mentre Inzaghi pare intenzionato a dare spazio a Bellanova e Asllani per far rifiatare Dumfries e Barella. Gli impegni in Europa, che la prossima settimana vedranno scendere in campo entrambe (l’Inter martedì 11 aprile con il Benfica, la Juve giovedì 13 con lo Sporting Lisbona), per il tecnico bianconero possono aspettare. Per quello nerazzurro pare di no.

Un’occasione di riscatto

Del resto Allegri, in questo momento, se la ride. E’ Inzaghi che sta vivendo un piccolo dramma sportivo. I nomi dei suoi successori sono sempre più ingombranti, con Roberto De Zerbi in cima alla lista dei desideri nerazzurri. Forse sono solo voci di corridoio, rumors infondati, perché l’ex allenatore del Sassuolo in Premier League col Brighton sta facendo benissimo e magari non vuole lasciare il campionato più bello del mondo. Ma intanto Inzaghi deve capire come uscire da questa situazione. A partire dalla semifinale di questa sera, un’occasione di riscatto. L’obiettivo? Dimostrare il vero valore della sua Inter.

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