Nel vortice degli ultimi giorni di mercato, tra trattative lampo e voci insistenti, anche Santiago Gimenez è finito al centro di un possibile addio al Milan. Una possibilità che ha sorpreso persino il padre del giocatore, Christian Gimenez, ex calciatore e oggi allenatore, che ha parlato ai microfoni di ClaroSports, media sportivo messicano. Le sue parole fotografano bene la tensione vissuta in famiglia, ma anche la determinazione che ora spinge il figlio a rilanciarsi in rossonero.
“All’inizio abbiamo sentito dire molte cose – ha raccontato Christian – ma solo venerdì scorso, quando Santiago è partito titolare, abbiamo ascoltato le dichiarazioni del direttore sportivo del Milan e abbiamo iniziato a capire cosa stesse realmente succedendo. Era tutto molto confuso: da un lato giocava titolare, dall’altro si parlava di una cessione imminente”.
Il riferimento è alle parole del ds del Milan, Tare, che aveva lasciato intendere la possibilità di uno scambio di mercato. Parole giudicate insolite da Gimenez senior: “È raro che un dirigente si esprima in quel modo. L’agente di Santi era in costante contatto con il club, ma Santiago non è mai stato consultato direttamente. Hanno parlato di scambi, ma nulla è mai stato realmente confermato”.
Eppure, l’ipotesi di una partenza sembrava concreta. Secondo il racconto del padre, è stato solo grazie a un incontro decisivo avvenuto lunedì mattina – con il presidente del club, il ds, i consiglieri e anche Zlatan Ibrahimovic – che è arrivata la decisione definitiva: Santiago Gimenez resterà al Milan.
“È stato un incubo. Ma ora guardiamo avanti”
Christian non nasconde l’agitazione vissuta nei giorni del possibile trasferimento. “È stata una brutta notte, non ho dormito. Ero aggiornato minuto per minuto, in contatto costante con la società. Dopo le parole del direttore sportivo, tutto è diventato più difficile. Il mercato era agli sgoccioli e non sapevamo cosa aspettarci. Avevamo il dubbio che Santiago potesse essere messo ai margini in campionato, e in un anno di Mondiale sarebbe stato un problema serio”.
Il Milan, secondo quanto emerge dalle sue parole, avrebbe inizialmente valutato l’ipotesi di un prestito, nonostante l’investimento fatto pochi mesi fa. “Hanno speso 40 milioni di dollari per un giocatore che dopo quattro mesi sembravano già voler mandare via. È difficile da accettare, e ancora oggi non sappiamo se sia stato davvero così oppure no. Ma di certo, se ne è parlato”.
Un passaggio fondamentale, però, è legato alla percezione che il nuovo staff tecnico e dirigenziale ha del giocatore. “Sia l’allenatore Allegri che il ds Tare sono appena arrivati. Forse non conoscono ancora bene Santi, ma avranno modo di valutarlo lavorando con lui. È stato tutto strano: ha giocato due partite su tre da titolare, più un’amichevole. Ora, con un po’ di tranquillità in Nazionale, potrà tornare e concentrarsi”.
“È il momento di tirare fuori la bestia”
Dopo giorni di incertezza, ora l’obiettivo è ripartire. E Christian Gimenez non ha dubbi sul carattere del figlio: “Tutto questo deve toccargli l’orgoglio, rafforzarlo. Santiago ci ha dato una lezione di maturità: ha saputo restare calmo, gestire le emozioni. È giovane, ma già consapevole di cosa significa stare in un club come il Milan”.
Santiago, aggiunge il padre, è felice in rossonero e ha grande voglia di dimostrare il suo valore: “È un club che ama, ci ha messo tanto per arrivarci. Sa che lì ogni settimana è un esame, e sa anche che ci sono state tante partenze importanti. Ma io ho fiducia: farà una grande stagione. Alla fine, tutto dipenderà da lui, da dove vuole arrivare. E se un giorno dovesse andar via, la vita non finisce certo lì”. Conclude con una riflessione che sa di sfida e di crescita: “Credo che tutto questo servirà a tirare fuori la bestia che ha dentro”.
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