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Serie A

Lo spareggio del ’64, il 2011-12 e quel 5 maggio: Inter-Napoli, storia di uno Scudetto thriller

Gli ultimi 180′ saranno decisivi per decretare chi tra Napoli ed Inter vincerà lo Scudetto della Serie A 2024-25

Scudetto Serie A
Inzaghi-Conte (LaPresse)

Scudetto incerto, tutto nelle mani di Conte ma adesso Inzaghi… 

Adesso chi ha più pressioni? È l’interrogativo che in molti si stanno ponendo dopo il passo falso del Napoli contro il Genoa. Un 2-2 che ha consentito all’Inter (reduce dalla vittoria per 0-2 in casa del Torino) di riportarsi a -1 dalla vetta e rendere questa corsa Scudetto tanto emozionante quanto incerta. Un mix di emozioni contrastanti che fanno su e giù sull’autostrada del Sole: dalla città di Partenope alla Milano a tinte nerazzurre. Una domanda – “chi vincerà il tricolore” – mai stata così incerta a 180’ dalla fine, pur sapendo che il destino è (ancora) tutto nelle mani dei ragazzi di Antonio Conte. 

Lukaku

L’esultanza di Lukaku (LaPresse)

Napoli, quanto manca Buongiorno: ora la sua assenza si sente tutta

Inter-Napoli, la sfida Scudetto finalmente ad armi pari 

Nel post-gara il tecnico non ha voluto drammatizzare dopo il pari subìto contro i grifoni: “Ci siamo giocati il bonus”. Ed è proprio così perché alla vigilia del match del Maradona la frase che ha scandito la settimana azzurra è stata più o meno questa: “Servono sette punti per lo Scudetto”. Adesso, ancora avanti di uno ma con una partita in meno da giocare, ne servono sei per la matematica. 

Chiaro che adesso non è solo questione di semplici e freddi numeri. Ma anche (e soprattutto) di motivazioni e forma fisica-mentale. Per la prima volta dopo mesi l’Inter avrà una settimana tipo per prepararsi alla sfida di domenica contro la Lazio. Lo stesso tempo che da inizio stagione ha avuto il Napoli (che in contemporanea giocherà a Parma) per prepararsi e costruire, partita su partita, l’assalto al quarto Scudetto. I nerazzurri, che contro il Torino sono ricorsi al turnover pesante, torneranno a puntare sui titolatissimi. Gli azzurri, invece, dovranno fronteggiare la probabile assenza di Lobotka e una condizione generale del gruppo non poi chissà quanto rosea. 

Torino-Inter

L’Inter contro il Torino (LaPresse)

L’annata 2011-12 e la speranza di Napoli in un epilogo simile

Una resa dei conti per un tricolore thriller, ancora appeso a un filo. O meglio, a un punto. Qualcosa che mancava da tanto, forse troppo. Statistiche alla mano, l’ultima volta in cui la Serie A si è giocata nelle ultime due giornate di campionato con una distanza tra il primo e il secondo posto di una sola lunghezza risale alla stagione 2011-12. Un’annata che Antonio Conte, allora alla guida della Juventus, ricorda decisamente bene per la sfida a distanza con il Milan di Allegri. 

Un vis a vis deciso con 90’ d’anticipo in favore dei bianconeri dopo una penultima giornata pressoché perfetta per Conte (con la sua Juve corsara in casa del Cagliari) e il contemporaneo passo falso dei rossoneri nel derby contro l’Inter. Un amarcord che in queste ore sta impazzando nei vicoli di Napoli, con l’auspicio di un epilogo simile se non identico. 

Raspadori Esultanza

La non esultanza di Raspadori (LaPresse)

Scaramanzia Inter: quel 5 maggio e lo Scudetto deciso allo spareggio nel ‘64

Amarcord e ricordi che accompagnano chi – almeno nell’immaginario comune – scaramantico non lo è quasi mai. Ovvero l’Inter di Simone Inzaghi che, chissà, se sta ripensando a quel 5 maggio 2002. A quel Lazio-Inter 4-2 tanto amaro per i colori nerazzurri (costò il tricolore a Héctor Cúper in favore della Juventus di Lippi), quanto dolce per la sua Lazio e per la sua carriera (segnò il quarto gol al 73’). 

Corsi e ricorsi storici per uno Scudetto che potrebbe essere deciso addirittura tramite spareggio. Un’eventualità (in caso di arrivo a pari punti) che potrebbe delinearsi per la seconda volta nella storia della Serie A. Il precedente (sin qui unico) in cui il tricolore è stato assegnato tramite spareggio risale al 7 giugno 1964. Fatalità: lo disputò proprio l’Inter del “Mago” Helenio Herrera, uscita sconfitta dallo Stadio Olimpico di Roma dal Bologna di Fulvio Bernardini. 

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