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Serie A

Milan-Bologna, Conceicao e Italiano giocano a carte scoperte: il poco turnover è una scelta azzardata?

Conceicao e Italiano non optano per dei cambiamenti profondi nel proprio undici. All’orizzonte però, si staglia la finale di Coppa Italia…

Italiano-Conceicao Milan-Bologna
Italiano-Conceicao Milan-Bologna (LaPresse)

Milan-Bologna, Italiano e Conceicao scoprono le carte

Per i rossoneri sono 90 minuti a cui aggrapparsi con tutte le forze, mentre per i rossoblù significherebbe tornare ad alzare quel trofeo dopo circa 50 anni di digiuno: Milan-Bologna è l’antipasto della finale di Coppa Italia. A meno di una settimana dall’appuntamento col destino infatti, le due squadre si incontrano per un ultimo ballo prima del duello finale. Una partita che nel caso degli uomini di Conceicao non ha un valore elevato di classifica, vista la lontananza quasi siderale dall’Europa che conta, mentre per Italiano significherebbe rimanere a contatto con la zona Champions. In questa cornice si inserisce una partita che assomiglia ad un match di poker, in cui però entrambi i giocatori sembrano voler giocare a carte scoperte. Senza tatticismi o rotazioni profonde, solo qualche modifica forzata da acciacchi fisici o squalifiche. Turnover ridotto all’osso per entrambe, ma sarà la scelta giusta?

Bologna

L’esultanza di Orsolini a Venezia (LaPresse)

Le ultime sulle scelte di formazione di Milan e Bologna

Un nuovo equilibrio contro il marchio di fabbrica di una prepotente crescita nel corso della stagione. Il 3-4-2-1 del “nuovo Milan”, frutto della rilettura attuata nelle ultime settimane, contro il 4-2-3-1 che ha accompagnato il Bologna durante tutte le sliding door più importanti di questa annata. Non una rinuncia alle proprie idee né uno svilire la propria filosofia, bensì un adattamento al momento di forma della squadra. Entrambe, ma con una portata sicuramente diversa, hanno attraversato delle flessioni nel rendimento. Eppure, tutte e due arrivano ad una settimana molto delicata non andando a declassare l’impegno di campionato, bensì facendolo diventare una sorta di banco di prova verso il prossimo mercoledì, giorno dell’ultimo atto della Coppa Italia.

L’undici di Conceicao

Tra i pali un Maignan finalmente tornato a dispensare miracoli, come quello calato a Genova sul tentativo goffo di un compagno di anticipare un attaccante. Nel pacchetto dei tre centrali forse arriva l’unica vera variazione sul tema: con Tomori e Pavlovic dovrebbe agire Thiaw al posto di Gabbia. Sulle corsie si sganciano sui binari Jimenez Theo Hernandez, mentre Loftus-Cheek verrà riproposto insieme a Reijnders visto il forfait di Fofana. Trequarti composta da Pulisic Joao Felix, che sostituisce lo squalificato Leao. In avanti, Jovic è ancora in leggerissimo vantaggio su un Gimenez le cui quotazioni sono comunque in netta crescita nelle ultime settimane.

Come risponde Italiano

Meno certa la via che sceglierà il Bologna, con ancora qualche ballottaggio da sciogliere. In porta è confermatissimo Skorupski, mentre sulle fasce sono pronti Likogiannis Calabria (con il greco che insidia Miranda per un posto dal primo minuto). Al centro della difesa dovrebbero agire i soliti Lucumì e Beukema, ma occhio alla variabile Casale. Mediana con Freuler Aebischer, mentre Ferguson si siederà inizialmente in panchina. D’avanti, il tridente dietro l’unica punta potrebbe essere composto da Orsolini, Fabbian Cambiaghi. Insomma, qualche modifica in più rispetto a Conceicao, ma non uno stravolgimento rispetto alle ultime uscite.

Dallinga

Thijs Dallinga (LaPresse)

Il terminale offensivo sarà nuovamente Dallinga, preferito dal primo minuto a Castro ormai da 6 partite: mettendo a confronto l’impiego, dall’1 aprile ad oggi l’olandese ha raccolto 597 minuti in campo, mentre l’argentino si ferma a 43 giri di orologio. Impari anche l’apporto offensivo, che risente ovviamente della forbice molto ampia nel minutaggio: il nativo di Groningen ha deciso la semifinale di Coppa Italia contro l’Empoli, segnando 3 gol fra andata e ritorno e trovando anche 1 assist nell’ultima di campionato con la Juventus. Il classe 2004 invece è a secco dal 16 marzo, una rottura prolungata con il gol che risale al periodo precedente all’ultima sosta per le nazionali.

Come arrivano le due squadre alla sfida

Tra alti e bassi, sia nell’espressione calcistica che nel rendimento, il Milan dell’ultimo periodo sta provando a compattarsi dietro qualche convinzione raccolta per strada. I rossoneri dall’8 marzo ad oggi hanno un ruolino di marcia di 5 vittorie, 2 sconfitte 1 pareggio in campionato, al quale va aggiunta la dominante impresa in Coppa nel doppio derby con l’Inter (1-1 all’andata e secco 0-3 al ritorno). La crisi, almeno nei risultati, sembra essersi affievolita, anche se la situazione di classifica in Serie A sembra in ogni modo compromessa, con un nono posto lontano 6 lunghezze dal quarto e a 3 giornate dalla fine.

Dall’altra parte della trincea si schiera un Bologna che dopo un mese di marzo perfetto (4 vittorie su altrettante partite) è uscito forse ancor più rafforzato dalla raffica di scontri diretti di aprile e maggio. Pareggi interni con Napoli e Juventus, sconfitta con l’Atalanta e successo con l’Inter. Ora tocca al doppio big match con il Milan, prima di prepararsi per l’ultimo grande ostacolo in campionato, la Fiorentina. Un cammino ancora tutto da decifrare, ma che non potrà in alcun modo intaccare il percorso di crescita impressionante intrapreso dai ragazzi di Italiano, che in questo momento possono sedersi al tavolo delle grandi senza sfigurare o risultare fuori contesto.

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