La Spagna per molte ore è rimasta al buio, non sono stati bei momenti tra allerta e paura a causa del blackout. Dalla vita al campo, le metafore sono tante e in vista del big match tra Barcellona e Inter trovare il giusto interruttore è vitale. Inzaghi spera di riaccendere una squadra al momento un po’ cupa, mentre i blaugrana brillano. Ma basta una scintilla per cambiare la stagione e l’allenatore nerazzurro deve ritrovare i suoi punti cardine per cercare di lasciare al buio Flick.
Barcellona-Inter, Acerbi e un duello atipico
Il Barcellona non avrà a disposizione Lewandowski e per Acerbi può essere più un male che un bene. Sembra un paradosso, ma il difensore nerazzurro si è sempre esaltato in duelli fisici come quelli in Serie A con Lukaku o in Champions League con Haaland. Non avere un riferimento, lo costringerà a un piano gara diverso contro un giocatore rapido come Ferran Torres.

(AP Photo/Luca Bruno) – LaPresse
Ed è qui che emerge il primo punto cardine della squadra di Inzaghi: la consapevolezza di avere un ottimo reparto difensivo. Sembra che nelle ultime gare se lo siano dimenticato. Ma basta tornare indietro di qualche mese per trovare statistiche da capogiro, come l’unico gol subito nella League Phase. La fiducia fa la differenza e nelle prossime ore il tecnico dovrà lavorare sulla mente dei suoi “allievi” per non tornare da Barcellona con una stagione distrutta. Dal songo Triplete a zero titoli il passo è breve e dalle parti di Milano non possono sventolare bandiera bianca.
Dumfries insostituibile: un mastino per Raphinha
Darmian è un giocatore affidabile, ma che resta sempre nell’ordinario. E per partite come questa serve qualcosa di diverso, che vada oltre un compito svolto bene. Contro il Barcellona vinci se giochi con personalità, se speculi ti puniscono. Ne sanno qualcosa tutte le squadre in Liga e non solo e i 152 gol realizzati dai blaugrana sono solo un esempio.

Dumfries (Lapresse)
Flick ha costruito un tridente perfetto e anche senza Lewandowski la loro pericolosità resta elevata. E la fisicità di Dumfries potrebbe essere determinante per cercare di limitare le avanzate di Raphinha, con il brasiliano che sta vivendo una stagione da Pallone d’Oro. L’olandese in coppia con Bisseck potrebbe dare filo da torcere al brasiliano. Sul versante opposto invece serve il Dimarco vecchio stampo e in questo momento l’italiano sembra in un periodo di totale blackout. Yamal lo avrà osservato.
L’importanza della Thula
“E la Thula bussò, qui si mette male”, i tifosi dell’Inter sperano in una rivisitazione simile della canzone di Fabri Fibra. Thuam e Lautaro Martinez fanno la differenza, insieme ancora di più. Le riserve in attacco non sono all’altezza, nonostante Arnautovic abbia fatto qualcosa rispetto a Taremi e Correa. Ma se manca uno dei due big si nota. Il Barcellona in stagione ha concesso qualcosa e i nerazzurri dovranno essere bravi a mettere pressione a una linea non troppo attenta. Al “Lluis Companys”, servirà un Inter perfetta per cercare di spegnere la luce del Barcellona e vedere ancora il sogno in fondo al tunnel.
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