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Dalle ceneri al sogno: cosa c’è dietro al fenomeno Wrexham

Da Hollywood alla Championship, tre promozioni consecutive: è la favola moderna del Wrexham, un piccolo club del Galles, il terzo più antico al mondo, che sogna la Premier League

Tifosi Wrexham
Tifosi Wrexham - Lapresse

Sognarlo è il primo passo. Realizzarlo una volta è magia, farlo due è forza, farlo tre è leggenda. È il caso del Wrexham AFC, il club più antico del Galles, il terzo più antico al mondo che al Racecourse Ground, grazie al successo per 3-0 sul Charlton Athletic, ha conquistato la terza promozione consecutiva, volando in Championship, la seconda divisione inglese.

Un traguardo che nasce quattro anni fa da una scommessa tanto folle quanto vincente: quella di Ryan Reynolds e Rob McElhenney. Due star di Hollywood che, armate di passione, idee e un pizzico di follia, hanno trasformato una squadra ai margini del professionismo in un fenomeno globale.

 

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L’inizio del sogno: quando Hollywood incontrò Wrexham

Nel novembre 2020, il Wrexham AFC era un club in rovina, relegato nella National League e sopravvissuto solo grazie all’abnegazione dei suoi instancabili tifosi. Il destino cambiò quando Rob McElhenney, spinto dalla passione sportiva e dalla voglia di costruire qualcosa di autentico, scoprì il Wrexham durante i lunghi mesi della pandemia.

L’idea, inizialmente stravagante, prese forma concreta grazie all’entusiasmo contagioso di Ryan Reynolds, star hollywoodiana e imprenditore brillante. Con una cifra di circa 2 milioni di sterline, i due attori rilevarono il club con il sostegno quasi unanime dei tifosi. Non si limitarono a promesse vaghe: girarono subito un video di presentazione umoristico, suggellando un patto di trasparenza e impegno con la comunità. “Vogliamo brindare con voi al pub”, disse Reynolds, inaugurando così una nuova era di prossimità e condivisione.

La rinascita

La missione era chiara: riportare il Wrexham tra i grandi. Per questo fu chiamato in panchina Phil Parkinson, allenatore pragmatico, esperto di promozioni e capace di costruire una mentalità vincente.

Sul mercato, il Wrexham non badò a spese: l’acquisto simbolo fu Paul Mullin, attaccante implacabile, strappato a club di categoria superiore con un ingaggio mai visto in quinta divisione. Intorno a lui, presero forma tasselli preziosi come Ben Tozer e Ollie Palmer, pilastri di una rosa creata per vincere.

Esultanza Wrexham

Esultanza Wrexham – Lapresse

Parallelamente, i conti iniziarono a sanguinare: 12 milioni di sterline di perdita nel primo anno completo di gestione. Un deficit compensato da uno stadio sempre gremito, una crescita esponenziale sui social media e una visibilità planetaria.

Il documentario “Welcome to Wrexham”, trasmesso su Disney+ e FX, si rivelò una macchina da guerra mediatica: premi, ascolti record e sponsor di rilievo come TikTok, Expedia e United Airlines catapultarono il Wrexham tra i brand sportivi più chiacchierati al mondo.

Doppia Promozione

Dopo una prima stagione di assestamento, il 2023 segnò l’esplosione definitiva:

  • 111 punti in National League

  • Campionato dominato

  • Ritorno nella English Football League dopo 15 anni

La promozione venne celebrata in un Racecourse Ground in delirio, con Reynolds e McElhenney in lacrime tra il pubblico. Nel 2024, arrivò subito il bis: promozione in League One, seconda piazza dietro allo Stockport.
I numeri furono da capogiro:

  • Fatturato cresciuto del 155%

  • Merchandising internazionale alle stelle

  • Tour estivi negli USA andati sold-out

  • Accordo con United Airlines come sponsor di maglia

Nonostante questo, il club chiuse ancora in rosso: 2,7 milioni di sterline di perdita, considerato un investimento necessario per alimentare il sogno.

 

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Più di un club: il Wrexham come fenomeno globale

Oggi il Wrexham AFC è molto più di una semplice squadra: è un simbolo di resilienza, rinascita e comunità.

Con il 52,1% dei ricavi provenienti dal Nord America, la squadra ha saputo espandersi senza snaturarsi, mantenendo vivo il rapporto con la propria gente.

Celebrità come Will Ferrell, Emma Corrin, Paul Rudd e persino re Carlo III hanno visitato il Racecourse Ground, trasformandolo in una meta glamour senza mai spegnere la sua anima operaia.

In linea con lo spirito comunitario, Reynolds e McElhenney hanno investito anche nel sociale:

  • Supporto economico ai tifosi in difficoltà,

  • Fondi per ex giocatori in difficoltà,

  • Sostegno alla storia mineraria di Wrexham.
    Il Ryan Rodney Reynolds Memorial Park è solo uno dei tanti esempi di questo impegno autentico.

Verso l’infinito: Premier League nel mirino?

Ora il Wrexham è ad un passo dalla vetta. Con l’approdo in Championship si apre una nuova sfida: budget milionari, ritmi vertiginosi, battaglie durissime. Si prevede un incremento dei ricavi di almeno 13 milioni di sterline all’anno, grazie ai diritti TV e ai contributi della Premier League.

L’espansione del Racecourse Ground, con la costruzione di una nuova tribuna da 5.500 posti, inizierà nell’estate 2025, aumentando ancora di più la capacità e i sogni. La sostenibilità a lungo termine resta la vera incognita, specialmente se la serie “Welcome to Wrexham” dovesse terminare.

Phil Parkinson, allenatore Wrexham

Phil Parkinson, allenatore Wrexham – Lapresse

Phil Parkinson resterà alla guida tecnica e avrà l’arduo compito di sfidare i colossi della Championship.
Ma se il passato recente ha insegnato qualcosa, è che nel calcio — come nella vita — i sogni più audaci possono davvero diventare realtà.

Come ha detto Ryan Reynolds dopo l’ultima promozione: “Questa storia non parla di noi. Parla di una comunità che non si è mai arresa. E adesso, siamo pronti a scrivere il prossimo capitolo”.

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Scritto da

Giornalista pubblicista dal 2022, Laureato in Lettere Moderne e Giornalismo e Cultura Editoriale e Multimediale. Il calcio è la miglior medicina, ma consiglio vivamente anche le altre pillole sportive. Vivo e sogno ad occhi aperti, il traguardo più importante è il prossimo.

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