È da giorni che nella cronologia di ricerca di tifosi dell’Inter compare la parola Barcellona. E non per prenotare le vacanze estive. Il sogno Triplete sta diventando sempre più insistente e la sconfitta contro il Bologna in campionato ha un po’ rovinato la Pasqua dei nerazzurri. La squadra di Flick invece ha saputo assorbire la brutta notizia dell’infortunio di Lewandowski e contro il Maiorca ha conquistato l’ennesima vittoria in Liga, che tiene i blaugrana a più sette sul Real Madrid, che però deve recuperare una partita. L’occhio di Inzaghi sarà caduto sul match, per cercare di analizzare i catalani senza il loro bomber.
Come gioca il Barcellona senza Lewandowski
Senza il polacco, l’idea di gioco del Barcellona non cambierà. Sempre 4-2-3-1 ma con qualche differenza nell’attacco alla porta negli ultimi trenta metri. Non avere contro un avversario che ha realizzato 40 gol in 48 partite è sicuramente un vantaggio per l’Inter. Negli ultimi giorni sui social stanno girando dei brevi video degli ultimi 40 tiri delle punte.
Associated Press / LaPresse
Ecco, quelli di Lewandowski sono una sentenza. E in Champions League a fare la differenza sono appunto i dettagli, come il saper finalizzare occasioni che hanno anche XG rasenti allo zero. E l’Atletico Madrid ne sa qualcosa. E forse ora mancherà solo questo, quel Killer Istinct che ha solo lui e contro il Maiorca si è visto, con il Barcellona che ha creato sempre molte palle gol, ma senza finalizzare. A prendere il posto del bomber dei catalani sarà Ferran Torres, che però ha dimostrato di essere il dodicesimo uomo. Un titolare aggiunto. E alla difesa nerazzurra potrebbe dare molto fastidio.
Ferran Torres falso nove, Acerbi cambia piano
Una buona notizia si può trasformare in ansia? Dipende dalle circostanze o da pensieri filosofici come lo Ying e lo Yang. Inzaghi sicuramente avrà esultato del forfait di Lewandowski, mentre forse Acerbi stava studiando il suo solito piano anti-9. Ha fermato Haaland, Lukaku e tanti altri e ha dimostrato che nella marcatura stretta è tra i migliori. Ora dovrà cambiare modo di pensare contro Ferran Torres, che è un attaccante che attacca maggiormente la profondità e non dà molti punti di riferimento. Flick conta molto su di lui e lo spagnolo ha ricambiato la fiducia con 17 gol e 4 assist in 41 presenze, ma quasi sempre da subentrato. Adesso avrà la sua occasione di incidere sin dal primo minuto.
(AP Photo/Joan Monfort) – LaPresse
La mina Dani Olmo e il parallelismo col Bologna
Il Barcellona è una macchina da gol: 152 in stagione e la media di quasi tre ogni partita. Inutile fare presentazioni in attacco, Raphinha sta giocando una stagione da Pallone d’Oro, mentre Yamal ha alzato l’asticella anche dei numeri oltre che delle giocate. Ma a sostenere l’attacco dei blaugrana è un sistema di gioco collaudato con De Jong e Pedri che si integrano bene con il trequartista. E contro l’Inter in quella posizione potrebbe giocare Dani Olmo, che in campionato si è alternato spesso (anche causa infortuni) con Fermin Lopez.
(AP Photo/Joan Monfort) – LaPresse
L’ex Lipsia ha contribuito a 16 gol in stagione e contro i nerazzurri in semifinale di Champions League potrebbe essere determinante. E il parallelismo con il Bologna cade a pennello. Il 4-2-3-1 è un modulo che dà un po’ fastidio alla squadra di Inzaghi, per i continui movimenti del sotto punta alle spalle del mediano. E i compiti di Calhanoglu saranno molto importante per cercare di schermarlo. Ma contro una formazione come quella del Barcellona prendere dei riferimenti è impossibile. E l’assenza di Lewandowski renderà tutto ancora più imprevedibile. Acerbi, insieme a tutta la difesa, sono stati avvisati: dovranno stare molto attento a non calpestare qualche mina.
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