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Champions League, chi arriva col fiato corto alla semifinale? I calendari a confronto

Champions League
Inter Milan’s head coach Simone Inzaghi during the Uefa Champions League soccer match between Inter and Feyenoord at the San Siro Stadium in Milan, north Italy - Tuesday , March 11 , 2025. Sport - Soccer . (Photo by Spada/LaPresse)

Champions League: chi ha il calendario più comodo verso la semifinale?

Vietato fermarsi, anche se le gambe bruciano e le fatiche di una stagione logorante cominciano a tirare le prime fitte: la Champions League entra nella sua parte finale, la più decisiva e al contempo crudele. Chi arriva con i favori del pronostico? Quesito molto complicato a cui è quasi impossibile rispondere. Per dare più profondità, si potrebbe cominciare ad analizzare i calendari delle quattro squadre ancora impegnate nella massima competizione, che si intersecano in un delicatissimo mosaico in cui anche una minima crepa può essere avvisaglia di un tracollo.

Inter, riparte il tour de force

Smaltita la sbornia e l’esaltazione per un’ottima impresa come aver superato la prova Bayern Monaco, per i nerazzurri ci si addentra ulteriormente in una spirale di eventi spartiacque. Una serie di sliding door che Inzaghi dovrà essere abile a far girare dalla parte dei suoi, magari attingendo da una panchina che ultimamente ha alzato i giri del motore. Saranno fondamentali ad esempio, un Frattesi in versione “Allianz Arena”, pronto a spezzare gli equilibri della partita anche con un minutaggio più consistente. O ancora, un Arnautovic che in Primavera ha trovato risorse inaspettate (3 gol e 1 assist in 213 minuti dall’8 marzo ad oggi in Serie A).

Il 30 aprile, data che intreccia inevitabilmente presente, passato e futuro dei nerazzurri: il primo appuntamento col destino con il Barcellona, avversario di tante battaglie e ancora invitato ad un ballo con la morte nei tavoli del Gran Gala in salsa Champions League. Come nel 2010, vincere vale un biglietto per la finale. L’Inter però arriverà al match con l’impatto devastante di una corsa scudetto che vive le sue ultime curva prima del rettilineo finale. Gli impegni ravvicinati con Bologna Roma, intervallati dal derby di ritorno di Coppa Italia, infiammano le ultime settimane del mese prima del grande evento.

Inter Bologna

Inter-Bologna Orsolini, Frattesi (LaPresse)

Due tappe da gran premio della montagna, quelle in Serie A: i felsinei infatti si trovano al quinto posto a -2 dalla Juventus, mentre i giallorossi sono all’ultima chance per agganciare il treno Champions. E nel mezzo, c’è una finale di Coppa da conquistare per tenere accesa la fiamma del triplete, parola che dalle parti di Appiano non si azzardano ancora neanche a sussurrare.

Barcellona, aspettando il Real Madrid

Parafrasando un celebre ritornello di Ernia, “è come un derby di coppa, noi siamo Superclassico”. La finale di Copa del Rey si piazza come ultimo grande scoglio verso il giorno della verità. I blaugrana infatti sono attesi dall’ultimo atto della Coppa nazionale contro un nemico ferito, ma che venderà cara la pelle e soprattutto non vorrà in alcun modo collezionare la terza debacle stagionale nel “Clasico” (9 gol subìti nei due precedenti di quest’anno, uno dei due decisivo per la Supercoppa).

Real Madrid Barcellona

Real Madrid-Barcellona (LaPresse)

Oltrepassato lo scoglio Celta Vigo, impegno di ieri alle 16:15, il gruppo guidato dalle mani sapienti di Flick ospiterà il Maiorca il 23 aprile nel turno infrasettimanale, prima di affrontare il Real Madrid il 26. Insomma, una strada sicuramente meno tortuosa e con insidie gestibili, in un calendario più abbordabile rispetto a quello dell’Inter, ma che non dovrà essere sottovalutato. I catalani infatti sono ancora pienamente in corsa su tre fronti e non vogliono mollare l’idea di triplete, che aggiungendosi alla Supercopa de Espana andrebbe a comporre un poker di trofei impressionante.

Psg, mente libera…ma occhio a staccare la spina

I parigini sono campioni di Francia dal 6 aprile scorso, per questo possono destinare tutte le proprie energie mentali alla Champions League. L’unica insidia? Un possibile rilassamento che potrebbe non permettere di fare “on and off” con così tanta fluidità. Tenersi in tensione sarà quindi fondamentale, anche in una settimana di avvicinamento sgombra di preoccupazioni dovute ad un campionato che ormai è stato già messo in bacheca.

PSG-Aston Villa Champions League

PSG-Aston Villa, Champions League (LaPresse)

Il trittico di impegni prima dell’Arsenal vedrà i ragazzi di Luis Henrique in campo contro il Le Havre, in trasferta a Nantes e poi di nuovo in casa contro il Nizza. In ogni caso, sarà una settimana intensa con tre match condensati nel giro di 6 giorni, ritmo martellante degno di un finale di stagione da protagonisti.

Arsenal, un secondo posto da blindare

“Pensiamo partita per partita”: qualora fosse questa la dichiarazione cardine nella conferenza stampa di Arteta, stavolta non sarebbe una frase preconfezionata e priva di profondità. E’ esattamente ciò che devono fare i “gunners”, che affrontano due impegni decisamente alla portata ma fondamentali nell’economia di un secondo posto in Premier League ancora da blindare. Da poco è terminato il match sul campo di un Ipswich ancora non condannato dall’aritmetica alla retrocessione, mentre mercoledì 23 aprile si torna all’Emirates Stadium per affrontare il Crystal Palace.

Arsenal

L’esultanza di Riccardo Calafiori (Lapresse)

Una particolarità: i londinesi saranno i più “riposati”, visto che non andranno in campo il prossimo weekend a differenza degli altri campionati. Un leggero vantaggio, in particolare per programmare le varie sedute e avere più momenti di scarico per alleggerire il carico di lavoro.

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