Dopo l’impresa in Champions col Bayern, l’Inter è attesa al Dall’Ara, ospite del Bologna di Vincenzo Italiano, una sfida ostica ma fondamentale sia per i felsinei, che sognano un altro piazzamento Champions dopo quello dello scorso anno, sia per i nerazzurri, a caccia del titolo n°21 della loro storia.
In esclusiva ai nostri microfoni lo storico doppio ex Massimo Paganin (quattro anni con la Beneamata 1993-1997; tre stagioni in rossoblu 1997-2000), vincitore di una Coppa Uefa (1993-1994) con i milanesi e di un Intertoto con gli emiliani (1998), ha presentato il duello pasquale in programma domenica alle 18:00 all’ombra delle Due Torri.
Ma non solo. L’attuale commentatore delle partite della Coppa Italia per Mediaset si è anche soffermato sui prossimi appuntamenti di Champions, sul cammino dell’Atalanta, altra sua ex squadra, sulla scelta della Juventus di affidare la panchina a Tudor, sul futuro di Gasperini e di Antonio Conte. Resterà a Napoli anche in caso di 2° posto?
Che cosa ti ha colpito di più della partita dell’Inter contro il Bayern?
“La capacità dell’Inter di rimanere dentro la gara. Non è stato semplice, perché il Bayern ha giocato ad alta intensità per tutta la partita, soprattutto nel primo tempo. L’Inter è riuscita a pareggiare in pochi minuti dopo lo svantaggio, dimostrando grande forza mentale e maturità. La squadra ha saputo gestire tutti i momenti del match, mostrando crescita e consapevolezza”.

Lautaro Martinez esultanza Vs Bayern Monaco (LaPresse)
Secondo te, la vincitrice della Champions League uscirà dal confronto tra Inter-Barcellona o PSG-Arsenal?
“No, direi che sono quattro squadre che si equivalgono. L’Arsenal mi ha impressionato di più nei due match contro il Real Madrid, soprattutto per la vittoria a Madrid. Il PSG e il Barcellona invece hanno rischiato grosso al ritorno. Forse, insieme all’Inter, l’Arsenal è quella che ha fatto meglio nelle due partite”.

Declan Rice e Mikel Merino Real Madrid-Arsenal (LaPresse)
“Il Barcellona è abituato a certi livelli, anche se non negli ultimi anni. L’Inter è alla seconda semifinale nel giro di poco tempo. Arsenal e PSG ci sono arrivate meno, anche se il PSG ha raggiunto una finale nel periodo Covid. Arrivate però a questo punto, tutte hanno il 50% di possibilità di vincere la competizione”.
In campionato, l’Inter è attesa da un Bologna in grande forma. Quali insidie nasconde, in ottica scudetto, la trasferta del Dall’Ara?
“Il Bologna gioca con grande intensità, alterna pressing alto a momenti di blocco basso, è pericoloso in ripartenza e porta molti uomini sopra la linea della palla. Ha giocato meno partite dell’Inter ed è in ottimo stato fisico, quindi sarà un avversario difficile”.

L’esultanza di Orsolini a Venezia (LaPresse)
Il Bologna può qualificarsi per la Champions League?
“Secondo me no, perché il distacco è ancora troppo e ci sono tante squadre davanti. Inoltre il calendario del Bologna è complicato: incontrerà tutte le big nella parte conclusiva del campionato. Se dovesse farcela, tanto di cappello. Hanno perso pezzi importanti rispetto alla scorsa stagione, da Calafiori a Saelemaekers a Zirkzee, ma Italiano ha fatto un lavoro straordinario. Non me l’aspettavo a questi livelli, onestamente, ha disputato anche la Champions League, è praticamente in finale di Coppa Italia. La differenza con l’Empoli è troppo grande, difficile che possano rimontare al ritorno”.
L’Atalanta è favorita per un posto Champions, ma cosa le è mancato per lottare per lo Scudetto?
“Manca ancora qualcosa a livello ambientale. L’Atalanta ha fatto passi avanti, ma c’è un gap con le grandi che non è semplice da colmare. Hanno avuto una partenza buona, poi hanno pagato un po’ la fatica mentale e fisica della Champions. Gestire la pressione non è semplice, da fuori sembra tutto semplice, ma non è così”.
Gasperini potrebbe lasciare a fine stagione. Chi potrebbe sostituirlo?
“Non sarà affatto semplice trovare un sostituto all’altezza. È evidente che il suo lavoro sia stato unico e irripetibile: ciò che ha costruito nel corso degli anni ha lasciato un’impronta profonda. Tuttavia, l’Atalanta dovrà individuare un allenatore capace di mantenere l’attuale struttura tattica, perché la rosa è ormai abituata a quel tipo di gioco. Un cambiamento troppo drastico comporterebbe uno stravolgimento eccessivo, rischiando di compromettere gli equilibri consolidati”.

Gian Piero Gasperini (Lapresse)
“È un percorso che andrà affrontato con gradualità. L’era Gasperini è stata straordinaria: ha fatto crescere l’intero ambiente, ha portato l’Atalanta a competere in Europa, a vincere un’ Europa League, a giocare finali di Coppa Italia e Supercoppa. Un’eredità pesante, che non sarà semplice raccogliere”.
“Mi viene in mente un parallelismo, forse azzardato, ma emblematico: da quando Ferguson ha lasciato il Manchester United, il club ha fatto fatica– ed è così tuttora. Allo stesso modo, l’Atalanta dovrà dimostrarsi estremamente lucida e competente nello scegliere un tecnico in grado di seguire le orme di Gasperini, aggiungendo magari qualcosa di suo, ma senza snaturare l’identità costruita in questi anni”.

Igor Tudor, Juventus – Lapresse
Che ne pensi della scelta di Tudor alla Juventus?
“È una scelta coerente per l’ambiente e per la squadra. Tudor conosce già la Juventus, ha esperienza e mentalità vincente. Se centrerà la Champions, si giocherà la conferma. Ma molto dipenderà da cosa vorrà fare la società a lungo termine”.
Il Napoli ad inizio stagione non era tra le favorite per lo scudetto, ma se Conte dovesse arrivare secondo, potrebbe lasciare?
“Non so, è chiaro che Conte è un allenatore che ha sempre detto di voler valutare tutte le opzioni. Non credo che il piazzamento finale, primo o secondo, influenzerà la sua decisione: ha una sua idea ben chiara e sa di aver fatto qualcosa di importante. Ha colmato un gap che sembrava impossibile, considerando i 40 punti di distacco rispetto al Napoli della scorsa stagione, fuori dalle coppe europee”.

Antonio Conte, Napoli (LaPresse)
“Ha dato alla squadra un’identità precisa, fatto crescere i giocatori e costruito un gruppo con un livello competitivo alto. Se dovesse restare, probabilmente chiederà maggiori sforzi alla società, e lì si potrebbe aprire una questione, perché non è detto che il club possa accontentarlo”.
“L’anno prossimo il Napoli avrà impegni su quattro fronti, e manca ancora un sostituto di Kvaratskhelia, assenza che si è sentita. Ciò che sta facendo il georgiano al Psg è eccezionale, e a Napoli sarebbe stato più che utile. In ogni caso, il lavoro svolto da Conte è stato straordinario. Lotterà fino alla fine con l’Inter, ma credo che la sua scelta sarà indipendente dai risultati“.
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