Triplice fischio, parte la festa. Da Mantova all’Emilia Romagna si canta solo un coro: “Ritorniamo in Serie A“. Il Sassuolo sfrutta lo stop dello Spezia e conquista così la promozione con cinque giornate d’anticipo. Un dominio firmato Grosso, che è pronto ad alzare al cielo il suo secondo trofeo tra i cadetti. Dopo un anno di purgatorio, il club potrà di nuovo tornare a fare dispetti alle big. E a San Siro ne sanno qualcosa.
L’umiltà di Berardi e Laurienté
“Non c’entrano nulla con la Serie B”, lo abbiamo sentito tante volte. Eppure Laurienté e Berardi si sono sempre tappati le orecchie. Zero parole e tanti fatti. Un solo obiettivo: riportare il Sassuolo dove merita. Uno dei segreti dei padroni della categoria è stato l’umiltà, il sapersi mettere in gioco. Con le dovute proporzioni, un po’ come la Juve post 2006. L’attaccante italiano ha prima smaltito un brutto infortunio al tendine d’Achille e poi si è ripreso subito il cuore della sua piazza.
Tanti applausi per la bandiera neroverde. Di gol ne ha realizzati di meno rispetto alle abitudini, “solo 6”. Ma non è stato avaro di assist, ben dodici, un altruista nella vita e anche in campo. L’ala francese sul versante opposto ha esultato di più (15 reti) e si sta giocando il titolo di capocannoniere con Iemmelo. Una coppia magica, con il “pianista” Mulattieri che ha completato lo spartito con note dolci e forti. Un tridente perfetto, che Grosso ha saputo sfruttare bene.

(Photo by Massimo Paolone/LaPresse)
Grosso, missione centrata: ora resta in A?
Altra missione, altro traguardo: non parliamo di GTA V, ma di campo. Grosso ormai è diventato uno specialista nelle promozioni e dopo quella con il Frosinone, ha raggiunto lo stesso obiettivo anche con il Sassuolo. E lo ha fatto dominando dall’inizio del campionato. Sapeva di avere la squadra più forte e ne ha fatto uscire fuori tutto il potenziale. Un vero e proprio gestore, oltre che un allenatore. E ora è arrivato il momento di proseguire la corsa e non fermarsi per ripetere lo stesso giro. La Serie A lo aspetta e i neroverdi dovrebbero confermarlo al timone.

LaPresse
Dominio Sassuolo, i precedenti
Il Sassuolo ha viaggiato da inizio anno con un motore diverso rispetto alle avversarie. Come gli anni di dominio della Red Bull con Verstappen o di Hamilton con la Mercedes, con gli altri piloti che sapevano già di lottare solo per il secondo posto. Il Pisa di Inzaghi gli è rimasto a lungo in scia per poi frenare e arrendersi. Ma c’è chi nella storia della Serie B è riuscito a fare addirittura meglio della squadra di Grosso. Bisogna strappare qualche pagina dal calendario e tornare alla stagione 2019/2020, quando il Benevento è riuscito a conquistare la Serie A con ben 7 giornate d’anticipo, eguagliando il record dell’Ascoli del 1977/78. Un dato di cui i tifosi del Sassuolo però possono fare anche a meno. La festa è partita, la Serie A li attende.
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