“E questo è un altro capolavoro di Lamine Yamal”. Parole sacrosante che portano la firma (anche se sarebbe meglio dire la voce) del telecronista Sky Nicola Roggero. Un’esclamazione per raccontare un’altra perla del classe 2007 del Barcellona che al 27’ si è preso i riflettori con una conclusione a giro sul secondo palo dal limite che ha di fatto steso il Benfica. E, contestualmente, spiantato la strada verso il 3-1 finale che ha ipotecato il passaggio del turno ed è valso il pass per i Quarti di UEFA Champions League dove questa sera i ragazzi di Flick sapranno chi tra Lille-Borussia Dortmund (all’andata terminata 1-1) sarà il prossimo avversario.
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Yamal, al Montjuïc un’altra notte magica: che numeri per lo spagnolo!
Ma la notte del Montjuïc è servita a consacrare – qualora ce ne fosse ancora bisogno – uno dei talenti più prosperi della nuova generazione. Nonostante l’età, verrebbe da dire che Lamine Yamal è diventato grande e a differenza della scorsa stagione (la prima da protagonista coi blaugrana) avverte il peso della responsabilità di quella casacca. Ma il risultato resta sempre lo stesso. Anzi, migliora col passare delle giornate: lo confermano i numeri, praticamente raddoppiati rispetto alla passata stagione. Il 2023-24 per Lamine si è chiuso con zero gol e 2 assist in Champions, 5 gol e 5 assist in Liga e due reti tra Coppa del Re e Supercoppa di Spagna. Un anno dopo, i numeri sono mostruosi: 5 gol e 11 assist in 23 presenze in campionato, 3 gol e altrettanti assist in Champions, quattro tra Coppa del Re e Supercoppa di Spagna.
Messi, “Mi ritorni in mente”
Contro il Benfica Yamal è diventato il più giovane ad aver segnato un gol e fornito un assist nello stesso match nella storia della Champions League. Tradotto: record su record per un talento puro che con i suoi movimenti e la sua inconfondibile risata gioca, si diverte e incanta il mondo intero. Movenze che dalle parti di Barcellona hanno inevitabilmente aperto un flashback, a quelle di Messi.
Messi-Yamal (LaPresse)
La pulce che da giovanissimo sguisciava tra le difese avversarie e tagliava traguardo dopo traguardo. Quasi impossibile non rifarsi a questa dicotomia per un calciatore che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Lionel. Anzi, da piccolissimo ha avuto l’onore anche di esser tenuto in braccio dall’ex numero 10 del Barça in occasione di uno shooting organizzato da Unicef, vecchio sponsor del club blaugrana. Influenze, contaminazioni e paragoni tra un campione e il suo, chissà, più grande successore. I numeri dello spagnolo sono in crescita, ma per Messi parla il curriculum e i trofei: riuscirà Yamal a superarlo?
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