Una sfida tutta rossoblu illuminerà il venerdì di Serie A: Cagliari-Genoa si giocherà stasera alle ore 20:45 tra due squadra con situazioni di classifica differenti. Il Grifone è nettamente più sereno essendo a 31 punti contro i 22 dell’Empoli terzultimo mentre il Cagliari è a 25.
Un po’ più di tensione per i sardi che in queste ultime 11 giornate difenderanno con le unghie e con i denti la salvezza, obiettivo stagionale. A fare la differenza sono i gol subiti poiché il Cagliari ne ha incassati 42 mentre il Genoa solo 35, sopratutto da quando è arrivato Vieira.
Cagliari-Genoa, la sfida nella sfida
C’è però un altro focus interessante che non riguarda la difesa bensì l’attacco. Le due squadre hanno come riferimento principale un attaccante italiano, un’ottima notizia per il nostro calcio dato che anni fa i vari CT hanno fatto fatica a trovare un centravanti azzurro da presentare negli impegni internazionali.
Naturalmente stiamo parlando da una parte di Andrea Pinamonti, dall’altra Roberto Piccoli. Rispettivamente sono a 8 e 7 gol in campionato, score di tutto rispetto considerando che comunque mancano undici giornate e per entrambi la doppia cifra non è poi così lontana.
Pinamonti, da dubbio a certezza
Andrea Pinamonti, classe 1999, sta finalmente trovando continuità. Le stagioni 2021/2022 con 13 gol in 36 partite con l’Empoli e quella scorsa con 11 reti al Sassuolo hanno dato fiducia al rossoblu, mettendo una pietra sopra a quel 2022/2023 da sole 5 reti in 32 gare sempre coi neroverdi.
Pinamonti (Lapresse)
Ora Andrea è un bomber più completo, ha iniziato a sfruttare veramente tanto il suo corpo nella maniera più congeniale e molti temevano che la perdita di Alberto Gilardino, complice l’esonero, poteva in qualche modo far perdere una guida importante per la sua crescita.
Al suo posto è arrivato un allenatore che da calciatore giocava nel ruolo quasi opposto di Pinamonti, ma che al tempo stesso ha trasmesso un’altra mentalità alla squadra, come lo stesso Andrea ha raccontato. Vieira infatti ha sempre aggiungere ancora di più qualcosa al bagaglio tecnico e tattico del calciatore.
Piccoli, finalmente continuità
Roberto Piccoli è più giovane di due anni e per la prima volta in carriera ha trovato una piazza che crede veramente in lui. Dopo aver fatto molto bene nelle Giovanili dell’Atalanta, Piccoli ha girato tantissime squadre in prestito: Spezia, Genoa, Verona, Empoli, Lecce e ora Cagliari.
Piccoli (Lapresse)
Mai come in Sardegna Roberto ha trovato la sua dimensione, giocando da titolare dopo stagioni intere da riserva di lusso. Solo al Lecce l’anno scorso aveva con Gotti pian piano scalato le gerarchie, finendo a fare coppia con Krstovic. Tra l’altro lo stesso Gotti aveva spinto affinché rimanesse, ma così non è stato.
Per questo l’Atalanta l’ha girato in prestito al Cagliari dove Nicola è stato categorico nel dire che Piccoli sarebbe stato il suo centravanti. Le 7 reti in 27 gare sono il ringraziamento che il centravanti di Bergamo ha sputo dare al proprio tecnico, mettendo in mostra le sue qualità.
Piccoli e Pinamonti in Nazionale?
Possono Pinamonti e Piccoli ambire alla Nazionale? Pensare a qualche anno fa probabilmente sarebbero stati i titolari, ma ora come ora la concorrenza è agguerrita. Spalletti può infatti contare su Kean della Fiorentina, Retegui dell’Atalanta e Lucca dell’Udinese, giocatori che hanno segnato di più e dimostrato quel qualcosa in più.
Alla fine Retegui ha giocato (e segnato) in Champions League, Kean ha ritrovato quel talento che sembrava aver perduto alla Juventus mentre Lucca è già in doppia cifra ed è pronto al grande salto in uno dei top club d’Italia. Insomma, la concorrenza per la maglia numero nove azzurra è spietata.
Questo non vuol dire che però Pinamonti e Piccoli non possano ambire ad una convocazione ep oi chissà, magari dalla panchina, incidere in azzurro tanto quanto stanno facendo in rossoblu.
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