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Serie A

Milan, da Pioli a Conceicao: cronaca di un fallimento annunciato

Milan, le strategie di mercato e la scelta dall’allenatore non hanno mai convinto fin dal principio: i rossoneri son passati dal 2° posto della passata stagione, al 9° nell’attuale classifica di Serie A, lontani dalla zona Champions

Stefano Pioli, ex allenatore del Milan, oggi all'Al Nassr
Stefano Pioli, ex allenatore del Milan, oggi all'Al Nassr (© Lapresse)

“Mi dispiace per i miei giocatori, per i tifosi, perché a Milano si era creato qualcosa di magico ed entusiasmante. Auguro di ritrovare quell’energia”. Dall’Arabia, Stefano Pioli esprime la sua vicinanza al Milan in quello che è, senza dubbio, il momento più delicato della stagione. Ai rossoneri resta solo la Coppa Italia per cercare di salvare un’annata fallimentare, mentre la qualificazione in Champions League appare sempre più lontana.

A questo punto sorge spontanea una domanda: l’allontanamento del tecnico parmigiano è stata davvero una scelta saggia? Fonseca non era la prima opzione e lo stesso Conceição è sembrato un ripiego per provare a dare una sterzata che in un primo momento c’è stata, ma poi si è rivelata solo una breve illusione. I rossoneri sono passati dal 2° posto nella classifica finale del precedente campionato, all’attuale 9ª posizione sotto la guida dell’ex allenatore del Porto.

Da Pioli out ai rimpianti

La separazione tra il Milan e Stefano Pioli, avvenuta alla fine della scorsa stagione, ha segnato l’inizio di un periodo turbolento per il club rossonero. Nonostante il comunicato ufficiale parlasse di una decisione consensuale, le circostanze hanno suggerito una situazione più complessa.

Stefano Pioli, ex allenatore del Milan, oggi all'Al Nassr

Stefano Pioli, ex allenatore del Milan, oggi all’Al Nassr – Lapresse

Pioli, che aveva guidato il Milan alla conquista dello scudetto nel 2022, ha lasciato un vuoto difficile da colmare. La sua capacità di creare un legame forte con i giocatori e i tifosi aveva contribuito a costruire un’atmosfera positiva attorno alla squadra. La decisione di separarsi da lui è stata accolta con scetticismo da parte di molti, e col senno di poi, i risultati attuali sembrano dare ragione a chi nutriva dubbi su questa scelta.

Direttore sportivo cercasi

Dopo l’addio di Maldini e Massara, il club non ha provveduto a inserire un vero direttore sportivo, lasciando un vuoto decisionale che ha influenzato pesantemente l’intera stagione. Questa mancanza si è riflessa nelle strategie societarie, sia nella scelta dell’allenatore che nelle operazioni di mercato. Il risultato è una squadra senza una guida chiara, con evidenti limiti di programmazione. Ora la dirigenza deve necessariamente correre ai ripari, individuando un profilo competente per risollevare il progetto rossonero.

Frederic Massara e Paolo Maldini, ex dirigenti del Milan

Frederic Massara e Paolo Maldini, ex dirigenti del Milan – Lapresse

La scelta dell’allenatore

Dopo la fine del rapporto professionale con Stefano Pioli, la panchina del Milan è diventata il nodo cruciale della crisi attuale. Prima Lopetegui, bocciato dalla piazza ancor prima che la dirigenza rossonera potesse metterlo sotto contratto; poi Fonseca, il tecnico del rilancio che, però, non ha mai realmente convinto i vertici del club.

Fonseca e Sergio Conceicao, ex e attuale allenatore del Milan

Fonseca e Sergio Conceicao, ex e attuale allenatore del Milan – Lapresse

Quando l’allenatore portoghese sbarcò a Malpensa, non trovò alcun comitato d’accoglienza istituzionale: un campanello d’allarme che, in un certo senso, sembrava presagire ciò che sarebbe accaduto più avanti. Il suo esonero ha lasciato spazio all’arrivo del connazionale Conceiçao, il quale, dopo un inizio in pompa magna, non è riuscito a trovare il giusto feeling con la squadra. Il suo carattere deciso ha finito per generare più tensioni che benefici.

La sensazione è che a giugno si cambierà nuovamente. Il nome più affascinante è Antonio Conte, che in molti rimpiangono non sia stato ingaggiato già un anno fa. Alternative come De Zerbi o Gasperini potrebbero essere prese in considerazione, ma una cosa è certa: il Milan ha bisogno di un allenatore con esperienza e carisma, capace di riportare solidità e una mentalità vincente.

Antonio Conte (Inter), Gian Piero Gasperini (Atalanta) e Roberto De Zerbi (Marsiglia)

Antonio Conte (Inter), Gian Piero Gasperini (Atalanta) e Roberto De Zerbi (Marsiglia) – Lapresse

Un mercato non all’altezza

Un altro elemento che ha portato il Milan alla crisi attuale è stato un mercato estivo deludente. Gli acquisti non hanno rispettato le aspettative: giocatori come Morata ed Emerson Royal non hanno inciso, mentre le cessioni non hanno garantito gli equilibri necessari alla squadra.

Maignan, Theo e Leao, Milan

Maignan, Theo e Leao, Milan – Lapresse

Il mercato invernale, con pochi interventi significativi, non ha fatto altro che confermare gli errori precedenti. La dirigenza ha tentato di rimediare, ma ormai il danno era già stato fatto. A fine stagione, senza gli introiti della Champions League, il club dovrà prendere decisioni drastiche: alcuni big, come Leao, Theo Hernandez e Maignan, potrebbero essere sacrificati per sistemare i conti.

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Scritto da

Giornalista pubblicista dal 2022, Laureato in Lettere Moderne e Giornalismo e Cultura Editoriale e Multimediale. Il calcio è la miglior medicina, ma consiglio vivamente anche le altre pillole sportive. Vivo e sogno ad occhi aperti, il traguardo più importante è il prossimo.

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