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Milan, hai visto Brahim Diaz? Era meglio accontentare il Real: il retroscena

Brahim Diaz si è reso protagonista di una grande partita contro l’Atletico Madrid e il Milan si mangia le mani

Brahim Diaz, Real, Milan
Real Madrid's Brahim Diaz, right, celebrates with his head coach Carlo Ancelotti after scoring his side's second goal during the Champions League round of 16 first leg soccer match between Real Madrid and Atletico Madrid at the Bernebeu stadium in Madrid, Spain, Tuesday, March 4, 2025. (AP Photo/Manu Fernandez)

Con il senno di poi è sempre facile giudicare, ma ci sono delle storie che si intrecciano con il passato e ti portano il conto degli errori. Brahim Diaz e il Milan è solo l’ultimo esempio di epiloghi terminati senza il lieto fine. I rossoneri hanno anche provato a trattenerlo, senza però sforzarsi troppo. Certo, quando chiama il Real è difficile dire di no, soprattutto quando ti cerca con insistenza. Rifiutare sarebbe lesa maestà. Ma forse una minima possibilità per trattenerlo in Italia poteva esserci.

Brahim Diaz e la storia di mercato Milan-Real

Spesso il Real Madrid per liberarsi dei propri talenti li mette su un aereo, senza dimenticare anche il biglietto di ritorno. Il livello è talmente alto, che a volte non c’è spazio per farli crescere ed è meglio farli maturare altrove. Ed è quello che i Blancos hanno fatto con Brahim Diaz nel 2020, dandolo in prestito al Milan per appena 200.000 euro. Dopo un piccolo periodo di adattamento, il trequartista si è poi inserito bene ed è diventato imprescindibile per lo scacchiere di Pioli.

Talmente tanto che la stagione successiva la dirigenza del Diavolo ha prolungato per un biennio l’accordo temporaneo, per un totale di circa 3 milioni. Una cifra irrisoria, visti i milioni poi dispersi negli anni. Nel 2021/22 ha contribuito alla vittoria dello scudetto, diventando in questo modo il primo calciatore Under-23 della storia ad aver vinto Serie A, Premier League e Liga. L’anno dopo ha confermato le sue qualità, portando il club in semifinale di Champions, e in estate è arrivata la chiamata dei Blancos. Il Milan aveva la possibilità di riscattarlo per circa 22 milioni, ma era stato inserito anche un contro-riscatto a favore degli spagnoli per circa 27 milioni. E la squadra di Ancelotti, orfana di Asensio, aveva bisogno di completare il reparto. La società rossonera ha comunque provato a convincere i madrileni, che però stando alle ricostruzioni degli esperti di mercato, avrebbero voluto una cifra più alta rispetto a quella dell’accordo, per poter poi investire tutto su un altro acquisto. Tutte ipotesi, ma con il senno di poi forse avrebbero potuto fare uno sforzo, anche se vano.

Brahim Diaz, Milan, Real

Brahim Diaz (LaPresse)

Al Real brillano tutti

Giocare con le stelle ti porta a brillare di luce riflessa. Al Real Madrid il talento non viene quasi mai soffocato, tranne casi rari come quello di Hazard. Ma a volte i fattori extra campo non si possono gestire. Chi passa nello spogliatoio dei Blancos ha una missione: vincere. Non tutti sono uguali, ma tutti devono inseguire lo stesso obiettivo. Avere un allenatore come Ancelotti è sicuramente un vantaggio. Il gestore per eccellenza. Sa rendere tutti importanti e contro l’Atletico Madrid è arrivata l’ennesima dimostrazione. Il tecnico italiano non è solito lamentarsi e al posto dello squalificato Bellingham ha lanciato Brahim Diaz senza troppi problemi. E il marocchino ha saputo dare le giuste risposte. Non è un titolare, ma ha confermato che può farlo. Una partita d’autore, che forse qualche tifoso del Milan avrà visto con le lacrime agli occhi.

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