Mohamed Kallon è il nuovo commissario tecnico della Sierra Leone. Cinque anni dopo il suo ritiro ufficiale dal calcio giocato (aveva smesso già nel 2010 dopo l’esperienza al Beijing Chengfeng, in Cina) l’ex attaccante di Bologna, Cagliari e Inter ha inaugurato una nuova tappa della sua carriera, nella Nazione in cui è nato e cresciuto.
La prima sulla panchina della Sierra Leone: “Sono onorato”
Contratto fino al 2027 per Kallon che in giornata ha già tenuto la prima conferenza stampa da ct della Sierra Leone. “Accetto questo lavoro, lo faccio per il mio Paese”, ha esordito l’ex nerazzurro. “Non è stata una decisione facile, c’erano molti fattori da considerare. Tuttavia, eccoci qui. Sono onorato di servire la Sierra Leone. Il mio amore per il mio Paese mi spinge ad assumere questa importante responsabilità”. Calendario alla mano, è atteso tra due settimane l’esordio assoluto in panchina. Per l’esattezza, il 17 marzo quando la Sierra Leone affronterà la Guinea-Bissau in occasione della quinta giornata delle qualificazioni per la Coppa del Mondo del 2026. Sette giorni più tardi sarà il turno della sfida in trasferta contro l’Egitto che guida il raggruppamento a con 10 punti. A +5 proprio dalla Sierra Leone.
Mohamed Kallon, la carriera e la lunga parentesi in Serie A
Nato a Freetown, in Sierra Leone, Mohamed Kallon ha mosso i primi passi nel 1995 con la maglia del Lugano. Dopo due stagioni (33 presenze e sei reti) la prima chiama dalla Serie A, dal Bologna, con cui trova poco spazio: sei presenze e due reti nel girone d’andata, prima di essere ceduto al Genova in Serie B. Con la maglia del grifone inizia a mettersi in mostra realizzando 10 reti nel solo girone di ritorno. L’anno dopo passa dunque al Cagliari dove colleziona 30 presenze con annesse sei reti in Serie A.

Sabri Lamouchi, Juan Sebastian Veron, Mohamed Kallon e Daniele Adani (Lapresse)
In Italia i riflettori sono tutti puntati su di lui: nell’arco di due stagioni passa prima alla Reggina (37 presenze e 14 reti), poi al Vicenza (26 presenze e otto reti). Dopo la parentesi con i Lanerossi passa dunque all’Inter dove gioca per tre stagioni: in totale 65 presenze e 20 reti, di cui sei nella Coppa UEFA 2001-02. Dopo a parentesi nerazzurra comincia il lento declino con il passaggio al Monaco (l’unica stagione in doppia cifra fu nel 2004-05 con 11 reti in 34 partite di Ligue 1). Sul finire della carriera, l’esperienza in Arabia con la maglia del Al-Ittihad Club, poi in Cina con quella del Beijing Chengfeng.
Continua a leggere le notizie di OA Calcio e segui la nostra pagina Facebook
