Sono stati giorni difficili per Sergio Conceicao, tecnico del Milan che ha dovuto salutare già ai playoff la Champions League complice il pareggio in casa contro il Feyenoord. Un’uscita di scena inaspettata, ma figlia di un secondo tempo complicato tra l’espulsione di Theo Hernandez e il gol di Carranza.
Nella consueta conferenza stampa di campionato, quella che anticipa la sfida al Torino di sabato alle ore 18:00, non poteva mancare la domanda su Theo: “Ho parlato con lui a fine partita. È un patrimonio del club, sa di aver fatto qualcosa che ha messo in difficoltà la squadra. E’ disponibile per giocare domani“.

Theo Hernandez Milan (Lapresse)
Insomma, se ci si poteva aspettare una sorta di “punizione” per la sciocchezza commessa con il Feyenoord, Conceicao ha chiuso ogni possibile discorso: il terzino continua a far parte del progetto Conceicao e ha bisogno solamente di giocare al meglio se vuole recuperare la forma mentale migliore.
Milan, Conceicao verso Torino: le sue parole
Naturalmente le difficoltà ci sono state e Conceicao le analizza così: “So che la storia del Milan è favolosa, fatta di grandi protagonisti tra allenatori, giocatori e dirigenti. Ho rispetto enorme per questa storia. In questo momento quando non si vince, in una squadra di questa dimensione, si parla di più e c’è più fragilità. Sapevo che sarebbe stato difficile. Sono qua perché per me è una grande sfida. Avevo altre offerte, ma ho scelto qui perché mi piacciono le cose difficili”.
Da non dimenticare il caso Pulisic: secondo La Repubblica, c’era stato un faccia a faccia abbastanza pesante tra Conceicao e l’attaccante rossonero, ma quest’ultimo ha prontamente smentito queste voci, sostenendo di non aver litigato affatto con l’ex Porto e di essere concentrato sul Milan.
Forti invece le dichiarazioni sul cosiddetto momento difficile: “Oggi sono 31 anni che mia madre è morta, avevo 18 anni e avevo perso mio padre da due: se queste del calcio sono le difficoltà, non ho paura di niente. E allora vado avanti per la mia strada“. Parole che fanno capire l’uomo che è Conceicao.
Ora non c’è tempo di pensare troppo al passato o alle voci, i rossoneri dovranno rimboccarsi le maniche poiché difficilmente la Serie A potrà contare sulla quinta squadra in Champions League, a meno di clamorose prestazioni. Dunque i rossoneri dovranno spingere sull’acceleratore per chiudere al meglio questa stagione..
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