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Serie A

Bologna-Como, rosso a Fadera: proteste reiterate, ma Massimi sbaglia a monte

L’unico episodio successo in Bologna-Como è il rosso sventolato a Fadera: Massimi non digerisce le proteste e adotta il pugno duro.

Fadera Como
Fadera Como (Lapresse)

Nel primo tempo della partita Bologna-Como, valida per la ventitreesima giornata di Serie A, Alieu Fadera ha visto scivolarsi tra le mani una situazione che lo ha messo subito fuori gioco. L’attaccante del Como è stato protagonista di un episodio che ha suscitato un’intensa discussione, portandolo a ricevere un cartellino giallo e, subito dopo, un rosso diretto. L’arbitro Massimi, infatti, ha deciso di punire con durezza le sue proteste.

Bologna-Como, il motivo del rosso a Fadera

Tutto inizia con un fallo non fischiato a favore di Fadera: l’attaccante subisce un trattenimento da parte di Dallinga, ma l’arbitro decide di lasciar proseguire l’azione. L’esterno dei lariani, evidentemente infastidito, reagisce con gesti plateali, alzando le braccia in segno di protesta, mentre il gioco continua. L’azione si conclude con un tiro del Bologna che colpisce la traversa, seguito da un pallone che esce fuori.

In quel momento, a gioco fermo, Fadera riprende a protestare in maniera eclatante, attirando l’attenzione dell’arbitro. Dopo il giallo ricevuto, l’attaccante, probabilmente esasperato, sbotta con un insulto o una parola di troppo, costringendo l’arbitro a estrarre il cartellino rosso, ponendo fine alla sua partita.

Questa doppia ammonizione ha messo in evidenza una reazione eccessiva da parte del giocatore, che ha pagato a caro prezzo il suo comportamento in campo. Una decisione severa, ma comprensibile, che ha sicuramente influenzato l’andamento del match. A seguire Calvarese ha analizzato l’operato dell’arbitro nel complesso: “Va segnalata anche l’imprecisione tecnica di Massimi, che nella prima frazione ha scontentato entrambe le squadre con le sue decisioni”.

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